Incisione in rame. mm 195x262. Foglio: mm 495x357. Dal I volume dell'Isolario, Descrittione geografico-historica, sacro-profana, antico-moderna, politica, naturale, e poetica […] di tutte l’isole… Venetia, 1696. Carta geo-topografica, con cartiglio per il titolo in alto a sinistra e stemma muto a destra, assai simile nella forma a quella incisa da Floriano dal Buono, probabilmente a Bologna intorno al 1646, con pochi toponimi, ma con marcati rilievi orografici. Sono ben evidenziate le fortezze di "Cosmopoli, o Porto Ferraio" e "Porto Longone" e, nella parte occidentale, la "Fonte", la nota sorgente ricordata dagli storici elbani, che curiosamente fornisce molta più acqua d’estate che d’inverno, generando una specie di laghetto che alimenta l’emissario Marciana che va a sfociare nell’odierna baia di Marciana Marina. Nella metà inferiore del foglio si legge il testo storico-descrittivo dell’Elba che include il ritratto inciso in ovale di Federico Gualdo (o Gualdi), alchimista ed enigmatico personaggio, che si dichiarava d’origine germanica, mentre nelle ultime due righe del testo si legge "D’Elba è nativo il Gualdo, di cui esponiamo il ritratto per il motivo, che ne porge l’elogio sotto di lui posto". Al verso del foglio si trova la pianta incisa della "Città, e Fortezza di Livorno…", con sotto la descrizione delle "Isolette che sono in faccia al porto di Livorno".