Firma in basso a destra. Al retro titolo e firma.1927 circa. Provenienza: Collezione Boggio,Torino. Collezione privata. La Coupe d'Aviation Maritime Jacques Schneider (''Coppa Schneider'') è stata fondata da Jacques Schneider, un finanziere francese e appassionato di aerei. La gara ha incoraggiato il progresso tecnico nell'aviazione e si è svolta dodici volte dal 1913 al 1931, il trofeo è stato assegnato all'idrovolante più veloce su un percorso fisso.Lo Schneider Trophy divenne particolarmente popolare negli anni Venti e nei primi anni Trenta, attirando folle di oltre 200.000 persone. Il concorso è stato organizzato in diverse città e ospitato dai precedenti vincitori. Dopo la vittoria della squadra italiana, la corsa arrivò a Venezia in Italia nel 1920, 1921 e 1927. A quel punto, il Trofeo Schneider era diventato un grande evento sportivo e gli italiani non badarono a spese per organizzarlo. L'evento fu di grande importanza per gli artisti dell'Aeropittura che, alla fine degli anni '20, guardavano all'aviazione come alla migliore rappresentazione di dinamismo, potenza e velocità, dando nuova vita al movimento futurista.L'aeropittura trova una codificazione con la pubblicazione del Manifesto dell'Aeropittura futurista, scritto da Marinetti dopo un lungo volo in idrovolante sul Golfo della Spezia. Intitolato Prospettive di volo e pubblicato nel 1929, è firmato da Benedetta Cappa, Fortunato Depero, Gerardo Dottori, Fillìa, Filippo Tommaso Marinetti, Enrico Prampolini, Mino Somenzi e Guglielmo Sansoni (Tato). Mettendo in mostra gli ultimi progressi tecnologici e macchine all'avanguardia, lo Schneider Trophy era l'arena perfetta in cui gli artisti dell'Aeropittura avrebbero trovato ispirazione.