Base in legno ebanizzato con inclusione di placca circolare in pietra paesina: 21x15,5x15,5 cm. Lama della spada non coeva.Bibliografia di riferimento: A. Radcliffe and C. Avery (a cura di), ''Giambologna 1529-1608: Sculptor to the Medici'', catalogo dell'esposizione, Royal Scottish Museum Edimburgo, Victoria and Albert Museum Londra, Kunsthistorisches Museum Vienna, 1978-1979, p. 100, n° 49. C. Avery, ''Soldani's mythological bronzes and his British clientele'', Sculpture Journal, XIV, 2005, pp. 8-29, tavola 12. Il presente modello, raffigurante un carnefice che tiene nella mano destra una spada e nella sinistra la testa di S. Giovanni Battista, rappresenta una variante tematica (con l'aggiunta della testa del santo) del celebre ''Marte'' o ''Gladiatore'' di Giambologna, una delle creazioni scultoree più iconiche dell'artista fiammingo, la cui prima versione è databile probabilmente agli anni '60 del XVI secolo, se si considera che un inventario del 1575 del Guardaroba del Cardinale Ferdinando de'Medici, pubblicato da Giacomo de Nicola (G. de Nicola, ''Notes on the Museo Nazionale of Florence-II. A Series of Small Bronzes by Pietro da Barga'' in ''The Burlington Magazines'', 1916, pp. 362-365), elenca già una serie di bronzetti dai modelli di Giambologna, opera di Pietro da Barga. La prima documentazione diretta resta però quella dell'inventario della Dresden Kunstkammer del 1587, che riguarda il ''Marte'' donato direttamente dall'artista all'Elettore di Sassonia Cristiano I. Se la genesi di questo celebre modello ha origine forse direttamente dall'ispirazione che Giambologna ricevette dalla visione del ''Mars Gradivus'' di Bartolomeo Ammannati (1559-1560) oggi alle Gallerie degli Uffizi, il nostro modello è una variante collocabile temporalmente nell'ambito dell'ultima schiera di ''eredi'' fiorentini del maestro di Douai, rappresentata principalmente da Massimiliano Soldani-Benzi (1656-1740): alla sua mano è riferito il modello più noto e di più alta qualità dell'''Executioner'', conservato alla National Gallery of Ireland di Dublino (n° 8122), a cui la nostra scultura è accostabile per l'elevato grado di finitura della superficie del bronzo e per i tratti caratteristicamente cesellati del volto, oltre che per la patina dorata-rossastra che ne evidenzia l'origine fiorentina. Tra le altre versioni del medesimo modello, attribuite a Soldani Benzi o alla sua bottega, se ne segnala una passata sul mercato d'asta inglese nel 2016.
Asta 387 | ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO - DAL RINASCIMENTO AL SIMBOLISMO: OPERE DA COLLEZIONI ITALIANE Tradizionale
mar 13 DICEMBRE - mer 14 DICEMBRE 2022