Pierre de Francqueville detto Pietro Francavilla
(Cambrai, 1548 - Parigi, 1615)
RITRATTO DI FERDINANDO I DE’ MEDICI, 1594-1600
marmo, cm 73x65x25
PORTRAIT OF FERDINANDO DE’ MEDICI, 1594-1600
marble, cm 73x65x25
Bibliografia di confronto
J. Pope-Hennessy, Giovanni Bologna and the marble statues of the Grand-Duke Ferdinand I, in “The Burlington Magazine”, XCII (1970), 806, pp. 304-307
M. Mastrorocco, Lo scultore Pietro Francavilla: la sua attività alla corte dei granduchi di Toscana Francesco I e Ferdinando I, in “Commentari”, XXVI (1975), 1-2, pp. 98-120;
K. Langedijk, The portraits of the Medici, II, Firenze, S. P. E. S., 1983, pp. 752 ss.;
R.P. Ciardi, C. Casini, L. Tongiorgi Tomasi (a cura di), Scultura a Pisa tra Quattro e Seicento, Firenze 1987, pp. 146–148;
S. Bellesi, de Francqueville, Pierre, in Dizionario Biografico degli Italiani, LI, Roma, 1998;
K. M. Poole, The Cavalieri di Santo Stefano and public sculpture in Pisa and Livorno under Ferdinando I, in A. V. Coonin, A Scarlet Renaissance, New York 2013, pp. 239-266
L’effigie marmorea di Ferdinando I de’ Medici (1587-1609), perfetto esempio della ritrattistica ufficiale al culmine del Cinquecento fiorentino, presenta il granduca in armatura ornata dalla croce dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, spallacci decorati e paludamento. La testa è orientata leggermente a destra, lo sguardo è rivolto in alto.
Patente è la vicinanza del marmo ai ritratti granducali realizzati da Pietro Francavilla contestualmente al soggiorno pisano dello scultore tra il 1594 e il 1600, in occasione della realizzazione dei Monumenti a Ferdinando I e a Cosimo I (Pope-Hennessy, 1970; Mastrorocco, 1975). Sulla scia dell’apprezzamento riscosso presso il granduca e i committenti, si collocano i vari ritratti per le città di Pisa e Firenze destinati - come verosimilmente anche il presente busto - ad essere collocati a coronamento di portali o cantonate degli edifici eretti per munificenza sovrana (Langedijk, 1981; Ciardi et al., 1987). Tra i cinque esemplari riferiti a Francavilla, l’autografia va assegnata ai busti dello Spedale di San Paolo dei Convalescenti a Firenze e dei palazzi già dello Stellino e Altini Bonamici a Pisa (Bellesi, 1998; Poole, 2013).
Il Ritratto di Ferdinando I qui presentato, aderente al modulo impiegato dal maestro, presenta nella tipologia del paludamento che termina in alto col risvolto sfrangiato, maggiori affinità con l’esemplare fiorentino (e con la derivazione di bottega sulla facciata di Palazzo Bocca a Pisa). La qualità dell’intaglio del volto, dal piglio austeramente fiero ben si confronta con i busti autografi pisani.