h. 210 cm.
Venezia, XVIII Sec. raffiguranti mori portacero con turbante, decorati in policromia con ricchi motivi floreali e vegetali, poggianti su basi ottagonali a simulare il porfido, difetti e restauri
La predilezione per l'esotico della storia artistica veneziana, trova un'eclatante conferma nel '700 con la proliferazione delle figure dei mori. Queste sculture realizzate in legno laccato nero ebano, erano scolpite a tutto tondo in svariate posture ed atteggiamenti, spesso agghindati con sinuosi costumi di foggia orientale, dorati e decorati in policromia per creare uno squillante cromatismo con la scultura stessa .
Bibliografia di riferimento: G. Morazzoni, Il mobile veneziano del Settecento, Milano 1958, vol. I, tav. CCXV e segg.
S. Levy, Il mobile veneziano del Settecento, Milano 1964, vol. II, tav. 324 e segg.
C. Alberici, Il mobile veneto, Milano, 1980, pag. 266
S. Levy, Le lacche veneziane settecentesche, Novara 1999, vol. II, tav. 377 e segg.
C. Santini, Mille mobili veneti. Venezia, Modena 2002, vol. III, pag. 278 e segg.
C. Santini, Le lacche dei veneziani, Modena 2003, pag. 237 e segg.