Bella per dimensione, qualità dell'intaglio e patina, questa scultura di figura femminile non particolarmente antica, ma rappresentativa dello stile classico dell arte dei Dogon, stupisce per le numerose e variegate tipologie di scarificazioni riportate su di essa. Ne troviamo su viso, collo, seno, braccia, ventre ed infine anche sui glutei. Insomma, a saper leggere, una vera e propria mappa genealogica.Ultima curiosità: per livellare e rendere stabile la scultura, un precedente proprietario dell'opera ha spessorato la base con fette di sughero, come si faceva una volta, quando la plastica era meno diffusa.Da segnalare il distaccamento delle mani dal corpo originariamente unite, dovuto all'essiccamento del legno.