Xilografia. mm 420x288. Foglio: mm 430x292. Aldovini, Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, 168 (con bibliografia precedente). In basso a sinistra il monogramma «AA». La stampa è l'impressione, moderna, di un legno della collezione Soliani (Modena, Galleria Estense, inv. C.199a), ritenuto un rifacimento di un legno antico del quale si conoscono oggi solo due impressioni su carta (conservate a Berlino e Boston). La matrice fa parte di un nucleo di circa 2500 legni appartenuti alla celebre famiglia modenese dei Soliani, stampatori ed editori di libri attiva fin dal 1622: presso di loro si stampavano numerose xilografie di carattere popolare e devozionale, da legni acquistati a Venezia, Ferrara o Milano, spesso di produzione antica, e per l'occasione ripubblicati magari rilavorati. Queste matrici ebbero tirature moderne nel 1828 e 1864, di cui esistono i relativi cataloghi. I legni Soliani erano stati acquistati da Pietro Barelli nel 1864, e poi entrarono nella Galleria Estense grazie all'acquisto messo in atto da Adolfo Venturi nel 1887. Schreiber (Leipzig, 1926-1930, II, n. 919) pensava di riconoscere 3 stati di lavorazione della matrice: il primo attestato dal foglio di Berlino, il II stato dalla tiratura con il monogramma di Andrea Andreani, il III nello stato attuale del legno Soliani. In realtà, essendo gli esemplari noti tutti risalenti al XIX e XX secolo, si è stabilito che il primo stato noto corrisponda alle tirature attestate dai Cataloghi Soliani 1828 e 1864; il secondo, porta il monogramma di Andrea Andreani ed è da attribuire a una falsificazione da parte di Pietro Barelli (quindi tra 1864 e 1887) (si veda un esemplare conservato a Milano, Raccolta Bertarelli, Collezione Soliani, n. 43), mentre una tiratura senza monogramma venne realizzata in occasione della mostra del 1942 a cura di Luigi Sorrento (si veda il foglio in Bertarelli, Collezione Soliani, n. 44).