GIOVANNI OZZOLA
(Firenze 1982)
Through a day #1
2016
stampa a getto d’inchiostro su carta di cotone Dibond, cornice nera, vetro da museo
48x70 cm
edition 1 1 AP
Provenienza
Studio dell'Artista
Uno dei motivi ricorrenti nel linguaggio artistico di Giovanni Ozzola è l’immagine dell’orizzonte, fotografato dall’artista in tempi e luoghi diversi e lontani, visto frontalmente o attraverso finestre di stanze sul mare, o aperture sul paesaggio, come nei lavori della serie “Thorugh a day”, del 2016.
Come racconta Davide Ferri, “l’orizzonte di Ozzola è una specie di linea continua, un filo che unisce gli spostamenti e le stagioni, i diversi paesaggi di Giovanni. Le foto di Ozzola raccontano la luce, le epifanie che avvengono nella luce, una luce di albe e tramonti, digradante o ascendente, o abbagliante, diurna, meridiana, una luce capace di lambire, quando non addirittura di travolgere, le cose, sfocandone, dissolvendole, sfrangiandone i contorni, poi di rimetterle al mondo come apparizioni e presenza immateriali. (...) La luce può abbagliare, investire il riguardante; in tutti i casi produce (nel riguardante) una perdita di coscienza, diminuendo la presenza dell’io, un diluirsi (e un estendersi) dei confini dell’io nell’orizzonte e nella luce”.
Le immagini cui ci pone davanti Giovanni Ozzola sono, per Elisa del Prete, “luoghi da attraversare volgendo lo sguardo a un orizzonte. Il piano ravvicinato che sta addosso a chi guarda, la stanza o il paesaggio in cui ci si trova, la preziosità dei dettagli, invitano lo sguardo a non sostare, ad allungarsi oltre, a un piano ulteriore, fino al suo massimo grado, trasformando l’esperienza della visione in quella dell’attraversamento e la contemplazione in trapasso. L’immagine diventa luogo della distanza, sguardo verso un orizzonte, un’immagine da leggere da qui, di fronte ad essa, a là, oltre ciò che si guarda. In essa è viva una tensione che ci conduce verso un punto di destinazione che non si trova in superficie ma va proiettato oltre l’immagine stessa. Il soggetto diventa luogo di transito, un pretesto per generare un viaggio.”
Bio
Nato nel 1982 a Firenze, Giovanni Ozzola vive e lavora alle Isole Canarie. È un artista multidisciplinare che lavora principalmente nella fotografia, oltre che nel video e nell'installazione scultorea. La pratica di Ozzola dimostra una profonda sensibilità verso il fenomeno della luce e le sue diverse caratteristiche fisiche. I suoi principali interessi tematici risiedono nel concettualizzare e rappresentare l'infinito e l'esplorazione, sia geografica che introspettiva.