L'opera è stata concessa in prestito per l'esposizione ''Der untergang des Römischen Reiches. Visionen und Mythen in der Kunst Europas'' (25 giugno-27 novembre 2022) presso lo Stadtmuseum Simeonstift, Trier (Germania). Maggiori informazioni disponibili su richiestaFirmato e datato 1899 in basso a destraProvenienza: Probabilmente Collezione Léon Deschamps, direttore di '''La Plume''. Londra, Christie's, novembre 1972, n° 131. Londra, Christie's 1 dicembre 1989, n° 1064. Parigi, Hôtel Drouot, Loudmer Scp., 11 marzo 1991, n°56. Collezione Paul-Loup Sulitzer, Parigi. Parigi, Binoche & Godeau, 4 dicembre 1995, n°54. Parigi, Hotel Drouot, Me Boisgirard, 22 giugno 2001, n°30. Galerie Historismus, Parigi. Londra, Sotheby's, 12 novembre 2008, n°263. Parigi, Artcurial, 26 settembre 2017, n° 446. Collezione privata, ItaliaEsposizioni: ''Symbolist Exhibition'', Shibuya, Tokyo 1970, n°15-1.''Der Kuss der Sphinx : Symbolismus in Belgien'', Kunstforum, Vienna 2007-2008, n°83Tra i capolavori dell'arte di Henry De Groux, ''La morte di Sigfrido'' si pone ai vertici della produzione simbolista dell'artista belga, un grande dipinto che condensa in sè tanto l'amore per l'opera di Wagner di cui De Groux era estremamente appassionato (anche per i suoi esiti estetici affini all'immaginario tradizionale del Simbolismo), quanto la prorompente carica di modernità che traspare dalla realizzazione stessa del dipinto, un vortice cromatico e materico che sembra avviluppare i protagonisti in un'atmosfera apocalittica che traspone nel paesaggio circostante e negli elementi naturali la tensione estrema del momento della morte dell'eroe della saga dei Nibelunghi, che paiono ravvivare suggestioni Turneriane o addirittura reminescenze delle distese apparentemente senza fine dello sfondo della ''Battaglia di Alessandro e Dario a Isso'' di Albrecht Altdorfer (1529). Questa frenetica composizione, densa di una violenza quasi mistica, fu così descritta dal genero del pittore, Baumann: ''le ragazze del Reno, le braccia tese, disperate, che scaturiscono dai vortici, queste belle onde verdi che de Groux modellava come la carne di una donna , ma impotenti nel salvare l'eroe vinto, rovesciato […] mentre Wotan gli colpisce il fianco con la lancia della morte''. Nella composizione affollata e tesa della scena, abitata da figure quasi infernali, De Groux sembra qui riproporre la concitazione soffocante del suo capolavoro di dieci anni prima, il ''Cristo attaccato'', che avrebbe costituito il modello per un terzo dipinto chiave della produzione dell'artista belga, legato al coevo scandalo dell'''Affaire Dreyfus'', lo ''Zola Attaccato'', del 1898, solo di un anno precedente ''La morte di Sigfrido''. Nel giugno 1899 sono attestati due dipinti a olio dal medesimo soggetto wagneriano, uno nella collezione di M. Férard e il secondo appartenente a L. Deschamps, direttore di ''La Plume'', che è molto probabilmente l'opera qui propostaBibliografia: ''Henry de Groux'', in 'La Plume', n° 139-140, 1-15 aprile 1899, p. 238 e p. 285.''Henry de Groux et son oeuvre''' Éditions de La Plume, 1899, p. 46 e p. 93.É. Baumann, ''La Vie terrible d'Henry de Groux'', Parigi 1936, p. 122.P. Jullian, ''French Symbolist Painters: Moreau, Puvis de Chavannes, Redon and their followers'', Londra 1972, menzionato a p. 60.''ABCdaire du Symbolisme et de l'Art Nouveau'', Parigi 1999, p. 114.M. Gibson, ''Symbolism'', Colonia 2006, p. 105.B. Tillier, ''Henry de Groux (1866-1930) peintre symboliste de l'épopée napoléonienne'', in 'Sociétés & Représentations', 2007/1, n° 23, p. 287.R. Gillette, ''The Art of the Interior'', New York 2011, p. 36