Coppia di fusioni in bronzo a patina naturale, raffiguranti due grossi ratti accucciati, ognuno con la zampetta destra alzata nell'atto di fare un offerta votiva. Questa inconsueta rappresentazione, si lega ai modelli in bronzo visibili in molti templi nepalesi, come per esempio quella di grandi dimensioni esposta presso il tempio di Ashok Binayak Ganesh a Kathmandu. Il ratto, in quanto veicolo di Ganesh, è spesso oggetto di venerazione per se stesso. Nel contesto buddista però, la mangusta (nakula) è anche l'attributo principale di Jambhala, divinità dell'abbondanza, tipicamente raffigurato con ratto che vomita pietre preziose. In questo caso è possibile che questi due animali affiancassero un altare dedicato a Jambhala.