L'icona in esame è bell'esempio di raffigurazione canonica della nascita del Signore, con non pochi aspetti originali. In un paesaggio con montagne sullo sfondo sono rappresentati gli angeli, i pastori, la scena del bagno del Bambino e la figura del padre putativo Giuseppe. In una mangiatoia, a forma di sarcofago, troviamo Gesù: la forma di sarcofago fa parte del simbolismo secondo il quale il sacrificio di Cristo è già preraffigurato sin dalla nascita.La Vergine è sdraiata in una mandorla rossa e rivolta verso i pastori. la rappresentazione del bue e del cavallo (l'asino essendo sconosciuto in Russia) è conforme alla tradizione.Le altre scene rappresentano il vecchio pastore che conversa con ''tentatore'' che vuole insinuare in Giuseppe il dubbio che questa nascita sia realmente opera divina.A destra il bagno del neonato che, secondo alcune interpretazioni, è fatto da Eva, la prima donna.Al centro dell'icona in alto lo Spirito Santo irradia i suoi divini raggi sulla grotta del miracolo: grotta nera (il colore nero appare raramente nell'iconografia) simbolo del mistero divino e dell'abisso del male in cui l'umanità è caduta e in cui Cristo discenderà per salvarla.Icona notevole per la ricchezza compositiva, i dettagli narrativi, l'eleganza delle figure e la complessa ed armoniosa gamma cromatica che, pur valendosi di accessi rossi, si smorza armoniosamente nell'insieme di una gradevole e delicata tavolozza.Buono lo stato di conservazione e perfettamente leggibile in ogni suo particolare.