Su supporto in plexiglass. Timbro in ceralacca al retro.La scena di caccia raffigurata, che mostra un corteo venatorio con un falconiere e due dame a cavallo e un servitore a piedi con una muta di cani, deriva direttamente dal dettaglio di un'incisione di Antonio Tempesta (1555-1630) , da cui è stata tratta con la tecnica dello ''spolvero'' caratteristica delle botteghe castellane, ed è attribuibile su base stilistica al corpus di Giacomo Gentili il Giovane, con confronti possibili con una placca in maiolica raffigurante una battaglia conservata nel Museo di S.Martino a Napoli e a due placche della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino (una ''Scena pastorale'' e un ''Fauno e ninfa in paesaggio pastorale'').Bibliografia di riferimento: T. Fittipaldi, ''Museo di San Martino. Ceramiche. Castelli, Napoli e altre fabbriche'', Napoli 1992, p. 141, n. 273.