Firmato in basso a destra. L'opera è accompagnata dalla scheda a cura di Luciano Anelli, 19 gennaio 2021.L'opera qui in esame (acquerello su cartoncino, 52x35 cm) è firmato con firma autografa: ''A (...) Inganni'' in basso a destra, con lo stesso colore marrone d'acquerello più denso (cioè meno diluito in acqua) impiegato nel bancone e nella camicia della fruttivendola. Siamo forse verso il 1848-50 o poco dopo, all'epoca in cui Angelo Inganni (Brescia 1807-1880) ancora frequentava molto Milano ( dopo il 1859-60 a mia conoscenza non vi tornò più per motivi politici).La veduta cittadina è animata dalla presenza di cinque fruttivendole e dei banconi con le bellissime erbe e frutta. Il lampione è quello a gas appeso sulle vecchie case milanesi e così la pavimentazione stradale com'era nella zona del Verziere. Abilissimo nella figura, qui si mostra anche dotato di un amorevole cura per le verzure e per i dettagli della vita quotidiana. Si noti anche il pregevole uso della luce e la gamma spigliata dei colori.L'opera - difficilmente confrontabile con altre sue ad olio - può essere messa utilmente in relazione con i dettagli acquerellati dei disegni alle pagg. 43, 75 e 78 del Catalogo della Mostra dell'Inganni a Gussago del 1981.Considero l'opera esaminata un accrescimento delle nostre conoscenze di Ingazzi acquerellista.