L'opera è accompagnata dall'expertise a cura di Maurizio Marini.Il dipinto qui presentato è riferibile alla produzione della pittrice e miniaturista Giovanna Garzoni ( Ascoli Piceno 1600-1670). Poco sappiamo della sua formazione artistica in età giovanile, mentre sono ben documentati i suoi vari soggiorni, a Venezia viaggiò prima dei suoi trenta anni e a Napoli trovò la protezione del vicerè Fernando Afan de Ribera Enriquez III. A Firenze eseguì diverse opere per Ferdinando II de Medici, mentre a Roma ricevette un eccezionale riconoscimenti come Accademica di San Luca. dal 1632 al 1637 fu a Torino, e in questi anni la pittrice eseguì dipinti sacri, mitologici, ritratti e nature morte. A mio giudizio la pergamena oggetto delle presenti note va collocata come periodo di esecuzione proprio al soggiorno torinese.Qui deve aver assimilato modelli di nature morte presenti nel nord Italia in particolare a Fede Galizia.Bibliografia di riferimento: Gerardo Casale, Giovanni Garzoni, insigne miniatrice, 1600-1700, Jandi Sapi Editore, Milano 1991, pp. 52-55. 16-19. Luigi Salerno, La natura morta italiana 1560-1805, Ugo Bozzi Editore, Roma 1984, pp. 58-61.