Opera notificata con decreto del Ministero per i beni e le Attività culturali, Firenze, 18 gennaio 2010. I due esemplari di serrature, caratterizzate da un’elevata qualità esecutiva e dalla raffinatezza dei decori a trofei ed allegorie, sono con tutta probabilità da ricondurre a un’originaria collocazione sul fronte di due cassoni nuziali rinascimentali, una produzione che conobbe grande fortuna in Italia tra la fine del XIV secolo e tutto il XVI secolo. Solitamente prodotti in coppia e realizzati in occasione del matrimonio tra due esponenti di famiglie aristocratiche, presentavano spesso sul fronte gli stemmi araldici delle due casate e ricche decorazioni, intagliate, dipinte o scolpite: i temi erano principalmente simbolici o letterari, con frequenti rimandi a scene cortesi o alla simbologia antica, con personificazioni delle Virtù o allegorie dell’abbondanza e della fedeltà coniugale. La struttura dei primi cassoni si evolve da forme inizialmente geometriche e regolari, con fronte e fianchi dritti, a un impianto maggiormente mosso e variato, con decorazioni sempre più ad altorilievo e forme “ad urna” o ad impianto architettonico, raggiungendo poi le forme bombate fittamente decorate da motivi scolpiti del secondo ‘500. Queste serrature, data la loro decorazione di impostazione fortemente classica e la forma squadrata, unita alla considerevole dimensione, erano probabilmente applicate a una coppia di cassoni dell’inizio del XVI secolo, ancora legati a una forma parzialmente squadrata dei pannelli, ma fittamente decorati con figure elegantemente intagliate e scolpite, spesso dorate (andando così a creare un’ideale continuità con le due serrature). Questa tipologia, in auge dalla seconda metà del XV secolo fino ai primi decenni del ‘500, è ben rappresentata da alcuni esemplari (principalmente di fine ‘400) come un cassone nuziale con scene in pastiglia dorata tratte dalle Metamorfosi di Ovidio conservato al Metropolitan Museum di New York (AA. VV. “European Furniture in The Metropolitan Museum of Art. Highlights of the Collection”, New Haven/Londra 2006, p. 17 fig. 4), uno in legno intagliato e dorato con scene mitologiche e ghirlande del museo Bardini di Firenze (inv. 748) e soprattutto un “Cassone con le quattro Virtù Cardinali”, di ambito fiorentino e foggia architettonica, ad imitazione dei sarcofagi classici, appartenente alla collezione del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia a Roma (L. Calzona, scheda 137, in M.G. Barberini, M.S. Sconci (a cura di), “Guida al Museo Nazionale del Palazzo di Venezia”, Roma 2009, p. 123). Non è da escludere, data la fattura cinquecentesca della coppia di serrature, che esse siano state realizzate successivamente rispetto ai cassoni per cui furono concepite, interventi successivi d’altronde non rari per degli oggetti d’uso. Una delle due serrature riporta degli stemmi nobiliari: al centro della placca di bloccaggio, ai piedi dell'allegoria dell'Abbondanza, è visibile un albero (forse la quercia dei Della Rovere), mentre nelle decorazioni laterali, al di sotto dei mascheroni, sono presenti due stemmi recanti una coppia di delfini.Bibliografia di riferimento: AA. VV. “European Furniture in The Metropolitan Museum of Art. Highlights of the Collection”, New Haven/Londra 2006, p. 17 fig. 4.L. Calzona, scheda 137, in M.G. Barberini, M.S. Sconci (a cura di), “Guida al Museo Nazionale del Palazzo di Venezia”, Roma 2009, p. 123.