Cm 34x28.
Opera pubblicata in: Algardi e Genova. Percorsi di lettura da Tommaso Orsolino a Filippo Parodi di Domenico Sanguineti (fig 3. Pag. 147). In Gli allievi di Algardi. Opere, geografia, temi della scultura in Italia nella seconda metà del seicento. A cura di A. Bacchi, A. Nova e L. Simonato. Ed. Officina Libraria Milano 2019
Il bel rilievo ottagonale potrebbe derivare, spiega Sanguineti nell’interessante contributo contenuto nel saggio ove è pubblicata la nostra opera: [...] dalla placca ovale a rilievo ideata da Algardi attorno al 1635 di cui sono note numerose versioni ovali o ottagonali. A queste, condotte con piccole varianti compositive in bronzo, bronzo dorato, terracotta o rame argentato, è possibile qui addizionare un inedito esemplare che presenta le stesse caratteristiche di quello già Peirano (ottagonale con il drappo retrostante avvolto al ramo dell’albero di fico), che si trovava già dall’inizio del Novecento in una collezione genovese e che, primo fra tutti, è plasmato in stucco su un supporto di cartone e poi dipinto a simulare il bronzo dorato. Potrebbe trattarsi di un modello tratto da collaboratori di Algardi per scopi mnemonici o didattici entro la bottega, giacché è poco probabile, in considerazione della materia, una destinazione rivolta al culto privato o al collezionismo nel circuito di committenze altolocate.