cm 41x32x22.
L'opera è accompagnata da una scheda critica di Alfredo Bellandi.
Il raro ritratto di giovane elegantemente vestito alla moda quattrocentesca è stato oggetto nel 2016 di un approfondito studio critico ad opera di Alfredo Bellandi di cui riportiamo alcuni stralci:
Il percorso di raro fascino e complessità culturale di Francesco Lurana, il celebre scultore dalmata nato nell’odierna Vrana (Aurana) vicino a Zara - un borgo della Dalmazia nel Quattrocento compreso nel dominio veneziano -, è attestato anche da questo inedito e affascinante busto di fanciullo , individuato da volumi tondeggianti e tratti essenziali scolpiti con particolare leggerezza ed uno spiccato intento astrattivo. Sono, infatti, questi i caratteri stilistici peculiari dello scultore che seppe coniugare, specialmente nei suoi ritratti femminili scolpiti durante il suo secondo soggiorno napoletano - il più fertile della sua carriera di ritrattista -, alcuni busti raffiguranti le principesse aragonesi che sembrano porsi in sintonia alla sintesi formale di Antonello da Messina e di Piero della Francesca. E prosegue: Osservando anche il nostro giovinetto possiamo intendere il posto occupato da Laurana elaborazione del genere dei busti-ritratto nel corso del Quattrocento. Lo scultore dalmata, invece pur riprendendo la tipologia elaborata dagli scultori fiorentini si pone agli antipodi del naturalismo donatelliano, restituendo i tratti dell’effigiato tramite una spiccata idealizzazione ieratica delle forme.
Dovette essere probabilmente questa peculiarità a decretare il successo incontrato dalla produzione ritrattistica del Laurana presso le corti italiane ed europee del Quattrocento: una specificità espressiva nella cui elaborazione svolse un ruolo decisivo il vivace ambiente artistico della corte napoletana, dove erano confluiti, grazie al soggiorno di artisti da ogni parte d’Italia, elementi stilistici della scultura lombarda, pittorici dell’arte franco-fiamminga, e fiorentini, che nella ritrattistica italiana contemporanea assursero a ruolo di modello. E conclude: Laurana, agli inizi degli anni ottanta, è di nuovo presente a Napoli ed è a questo momento cronologico che proponiamo di riferire il nostro busto, sofisticato nel suo grado di raffinatezza formale, dove convergono le tracce della sua vasta esperienza figurativa: un’opera in cui individuiamo quella sensibilità espressiva così moderna, in equilibrio tra caratterizzazione individuale e astrazione che costituisce la qualità peculiare del ritratto lauranesco.