Reca scritto a sinistra, con penna e grafia corsiva sette-ottocentesca: “Raphael”. Timbro della collezione Desperet in basso a sinistra.L’opera é accompagnata dall’expertise di Emilio Negro.Provenienza: Già collezione E. Desperet, Parigi, ante 1865Vendita Desperet, Parigi, 7- 3 giugno 1865 (Esperto Clément): disegno venduto come “Raphaël, Sibylle PhrygiaCollezione d’arte privata.Pubblicazione di riferimento per il timbro: Frits Lugt, Les marques de collections dedessins & d’estampes, edizione 1921 e nuova edizione on-line 2010, n. 721.Per le notizie biografiche si rimanda al lotto precedente.Il disegno raffigura l’immagine di una Sibilla, una delle antiche profetesse di Apollo,storicamente esistite in epoca classica greco-romana, giovani donne votate alla castitàdotate della facoltà di annunciare i responsi oracolari degli dei in maniera criptica edambigua, tale da poter essere interpretate cogliendone il messaggio in modoambivalente.Alcune delle Sibille sono note per aver pronunciato profezie cristologiche: la Sibilla Frigia(“Ex Olimpo Excelsius Veniet”), la Sibilla Tiburtina (“Nascetur Christus in Bethlehem”). lapresenza dell’angelo nel disegno suggerisce quindi un’identificazione della sibilla iviraffigurata tra quelle annuncianti la futura venuta del Salvatore.In particolare, l’attributo iconografico del libro, tenuto in mano dalla profetessa, sembraindicare la Sibilla Frigia, spesso ritratta anche con un cartiglio, che compare sorrettocome in un abbraccio dall’angelo posto alla sua destra su cui sono iscritte alcune letteree sillabe presumibilmente del testo del messaggio oracolare.La Sibilla Frigia (ionica), profetizzava ad Ancira (odierna Ankara, in Turchia).Si tratta di un’opera grafica derivata da una porzione del noto affresco di RaffaelloSanzio, intitolato “Sibille e angeli”, eseguito nel 1514 circa nell’arcata della Cappellaprivata di Agostino Chigi, conservato nella basilica di Santa Maria della Pace a Roma.Per l’affresco di Raffaello si conserva un disegno preparatorio definitivo (London, BritishMuseum) realizzato con la tecnica del gessetto rosso su traccia a stilo, di mano dellostesso Raffaello, databile verso il 1511-12, insieme a molteplici disegni di studi presentiin diverse collezioni museali.L’autore di questa Sibilla è un artista raffaellesco in grado di attuare una personaleelaborazione grafica dell’invenzione del grande Maestro. il tratteggio deciso e benequilibrato, che si intensifica nelle zone in ombra, permette di riconoscere la mano diPolidoro da Caravaggio, tra i più valenti allievi del Sanzio, secondo l’expertise di Emilio Negro.L’opera è riferibile agli anni della prima maturità artistica di Polidoro ed è stilisticamentevicino ad opere sicuramente attribuite alla mano dell’artista.