Provenienza: Già Galleria Orler, Marcon (VE). Collezione privata.Fra i molti canoni mariani che nel XVII secolo l'iconografia greco-orientale trasmette alla Russia, alcuni ricevono una difussione limitata, riproducendosi in un numero relativamente ristretto di copie. E' il caso dell'immagine della Madonna di Arabia (Arapetskaja), così denominata perchè, secondo la tradizione, la sua apparizione si ricollegherebbe al tempo della predicazione dell'apostolo Tommaso in Etiopia, Arabia e India. Tuttavia la tradizione non trasmette informazioni più precise sulla sua genesi, nè esistono leggende sull'apparizione e la storia di quest'icona, che è festeggiata dalla Chiesa ortodossa il 6 settembre.La peculiarità del modulo iconografico si realizza nella scritta, tracciata sul gallone del maforio di Maria: sono le parole iniziali del Kondak 13 dell'Akathistos in onore della Vergine, che recita ''Madre degna di ogni canto, che desti alla luce il verbo più santo fra tutti i santi, accogli ora l'offerta, libera tutti da ogni sventura e riscatta dal futuro castigo quanti acclamano insieme Alleluia''. La caratteristica presenza di questa scritta ha dato vita a un'altra denominazione, comunemente adottata per designare l'immagine: Madre degna di ogni canto.Un secondo dettaglio che contraddistingue il modulo iconografico sono le tre teste di angelo, inserite nei medaglioni sul capo e sulle spalle di Maria, al posto delle tradizionali tre stelle che, presenti in tutte le raffigurazioni iconografiche della Madre di Dio, sono il segno dogmatico della sua verginità perpetua prima, durante e dopo il parto. I tre angeli riecheggiano tale simbologia, sovrapponendosi evidentemente un legame con la trinità angelica, prototipo biblico del dogma trinitario. Compositivamente la Madonna di Arabia costituisce un tipi iconografico misto, in cui tuttavia della tipologia della ieratica Odigitria permane di norma un'assai debole traccia: le figure appaiono legate da un rapporto di affetto, unite nell'abbraccio caratteristico del tipo ''della tenerezza''.La pittura è una voluta continuazione della maniera tradizionale. Essa è tipica dei centri di produzione di icone della Russia centrale operanti alla fine del XVIII secolo. L'icona rappresenta un'immagine sacra destinata alla preghiera domestica, con santi la cui scelta fu dettata, probabilmente, dalla volontà di raffigurare i patroni celesti della famiglia del committente.