Tecnica mista su carta applicata a cartone. mm 495x700. Firmato in basso a destra "Gio. Grandi". Sotto, applicata pecetta cartacea con dati della rappresentazione. Testo in russo nel margine superiore del foglio. Al verso: "Giovanni Grandi Boris atto 1° scena 1°". Bozzetto preparatorio per l'opera Boris Godunov di Modest Petrovic Musorgskij, per la prima volta messa in scena in Italia proprio alla Scala di Milano nel 1909 e con della quale Giovanni Battista Grandi, arricchito da una lunga permanenza in Russia vicino a Marc Chagall, Nicola Benois, Natan Isaevic Al'tman, si fa conoscere al pubblico italiano in qualità di scenografo. Flavia Grandi, Giovanni Battista Grandi (Bologna, 1985), pag. 14: «Il suo primo lavoro scaligero fu Boris Godunov (1922) [...] che gli permise di affermarsi e rivelò al pubblico italiano la genialità e l'affascinante tavolozza cromatica del pittore russo-bolognese. L'allestimento del Boris costituì per Grandi una vera fortuna: l'opera infatti si prestava magnificamente a ritrarre in immagini gli aspetti più caratteristici dell'antica Russia, piena di colore e di carattere».