Album in 8° oblungo (mm 215x290) contenente 18 carte, disegnate sia al recto che al verso a penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello grigio e acquerello seppia, matita di grafite. Carta bianca non vergellata. Legatura in carta decorata con dorso e angoli in pelle. A uno dei contropiatti veduta di Genova a penna e inchiostro bruno con il nome della città in dialetto ligure "Zena". Il disegno sembra una prima idea per il dipinto con Veduta di Genova dal mare conservato presso la Fondazione Intesa San Paolo. All'altro contropiatto vari schizzi a penna e inchiostro bruno con al centro le iniziali "FB" e sotto la scritta "Ligur", in alto l'iscrizione "incominciato li 18 7bre 1816 a Roma terminato di Decembre 1816", in basso la data "11 Novembre 1820". Francesco Baratta, figlio e allievo di Carlo Alberto Baratta (Genova 1754-1815), studiò poi a Roma con Vincenzo Camuccini. Tornato a Genova, dal 1827 fu direttore della scuola di pittura dell'Accademia Ligustica. L'album contiene appunti tolti durante il soggiorno giovanile a Roma, improntati dal neoclassicismo del Camuccini del quale l'artista riprenderà in seguito anche le tematiche di romanticismo storico.