Maiolica policroma a gran fuoco. Marca: assente. Dimensioni: cm 48,5 x 27,5. Conservazione: ottima; qualche insignificante caduta di smalto al bordo; piccola felatura sulla tesa
Piatto piano ovale dal profilo mistilineo, col bordo sagomato a rilievo, rivestito di smalto stannifero, č decorato con un pesce rappresentato in stile naturalistico a “trompe-l’oeil”. La tesa, orlata in bruno, porta dipinti tralci fioriti e piccoli insetti bruni
Questa tipologia ceramica appartiene alla produzione della manifattura lodigiana di Antonio Maria Coppellotti. E’ noto, e spesso pubblicato, un piatto affine datato “1751” esposto nelle vetrine del museo delle Ceramiche faentino (MIC di Faenza, inv.14450; vedi F.Ferrari, L.Samarati, A.Stroppa, La ceramica di Lodi, Lodi 2003, p.131, n.48)
In un’esposizione milanese del 1991 a Palazzo Reale, dedicato al Settecento lombardo, ne venne esposto un altro coerente (vedi M.A. Zilocchi, Le maioliche, in “Settecento Lombardo”, catalogo della mostra, 1991, p. 496, n.V-46)