170
Coppia di piatti Siena, 1730 ca. Bottega di Bartolomeo Terchi (Roma, 1691–Viterbo, [..]
Maiolica. Marca: assente. Diametro 23 cm.Conservazione: ottima; un piatto con sbeccatura al bordo visibile e rincollata e piccola felatura
Questi due rari piatti appartengono alla serie dei “Cavalieri polacchi, ungheresi, turchi e mori”. Sono dipinti in policromia a gran fuoco, su tutta la superficie, con dei cavalieri ripresi da incisioni di Stefano della Bella (1610 - 1664). Tre piatti di questa serie sono pubblicati in E.PELIZZONI-G.ZANCHI, La maiolica dei Terchi, Firenze 1982, n. 45, 46, 56
Le tematiche delle rappresentazioni di Bartolomeo Terchi si riferiscono a soggetti antichi, liberamente reinterpretati e ambientati nel paesaggio. Le sue ceramiche sono conservate in diverse collezioni pubbliche ad esempio a Loreto Aprutino, Museo Acerbo delle ceramiche di Castelli. A lui o alla sua bottega si devono vasi liturgici dipinti con soggetti biblici, del 1730, conservati nel Museo storico cappuccino del convento di Recanavata a Camerino. Un vaso ad anfora, del 1730 circa si trova alla Pinacoteca di Varallo, collezione Franchi (vedi G.Anversa, La Collezione Francesco Franchi, Borgosesia 2004, n. 121)