Caffettiera Meissen, 1720 circa (porcellana) Augsburg, Bottega dei Seuter, 1725 [..]
Porcellana. Marca: assente; lettere diverse in lustro. Altezza cm 17. Conservazione: rottura al bordo del coperchio e al beccuccio ricomposte in restauro; leggere usure all’oro
La forma periforme con manico a “S” di questa caffettiera è tipica del periodo in cui Johann Gregorius Horoldt era direttore artistico della manifattura di Meissen ed è una versione più snella e sciolta di un modello eseguito già in porcellana di Boettger. La decorazione è a cineserie in oro “radiert” poste su consolle. Gruppi di personaggi cinesi affaccendati in curiose occupazioni furono disegnati da Horoldt stesso e forniti come modello ai pittori della manifattura. Il successo di questa formula ebbe immediato seguito anche tra gli “Hausmaler
Augsburg in Svevia era uno dei massimi centri europei per la metallurgia d'arte: celeberrime le sue armature, le incisioni e l’oreficeria. Quest'ultima lavorazione artistica prevedeva anche degli esperti decoratori a smalto, che trasferirono presto la loro perizia anche su porcellana. Meissen ebbe un intenso scambio con gli orafi della città di Augsburg dove inviava le sue porcellane per essere montate in oro, argento o vermeil. Sorsero così delle botteghe che si specializzarono nella decorazione di porcellane bianche orientali o che venivano acquistate a Meissen. Tra i più celebri vi erano pure Bartolomeo e Abraham Seuter. L’abilità e la sensibilità di questi pittori era spesso eccezionale, a tal punto che la stessa manifattura di Meissen, intimorita quindi dalla concorrenza, vietò ad un certo momento la vendita di porcellana bianca