Scatola in argento sbalzato e cesellato. Maestro orafo Mario Buccellati per Gabriele [..]
gr. 135, cm 8,5x7,5. Sulla fascia frontale interna incisa la scritta: “Mastro Paragon Coppella orafo del Vittoriale” e sotto il coperchio incisa firma Gabriele D’Annunzio. Il raro cimelio fa parte degli oggetti preziosi nati dal sodalizio del maestro orafo Mario Buccellati (Ancona 1891 - Milano 1965) e il poeta Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Il vate strinse amicizia con il maestro nei primi anni del novecento nominandolo “orafo del Vittoriale” e appellandolo anche “Mastro Paragon Coppella, principe degli orafi” o “ grande artista e fratello”. Molti furono i preziosi manufatti creati per lui da Buccellati che D’Annunzio spesso donava con munificenza a personaggi illustri, amici, amanti e compagni d’arme. A quest’ultima specie appartiene la nostra opera che reca sul coperchio il secondo emblema della prima squadriglia navale S.A. (Siluranti Aeree), disegnato da Adolfo de Carolis, raffigurante il rostro di una nave sorretto dalle ali di un’aquila sormontata dal motto in latino “Sufficit animus” (basta il coraggio) coniato dal vate che guidò come comandante la squadriglia dopo la sua formazione nel 1918. È probabile che il significato del motto dannunziano abbia origine dall’incidente aereo che il vate ebbe nell’ammaraggio con un idrovolante nelle acque davanti a Grado nel gennaio 1916 dove urtò con una tempia la mitragliatrice dell’aereo perdendo l’uso dell’occhio. Dopo un periodo di forzata inattività e contro il parere die medici riprese a volare compiendo innumerevoli missioni.