Legno a patina naturale scura, H 61 cm
Scultura ritratto di un re.
Località di raccolta: regione dei Bushoong compresa tra i corsi dei fiumi Kasai e Sankuru, villaggio Kuba di Nshyeeng (sulle mappe odierne diventa Mushenge).
Rappresenta la statua del re Kuba Mbopey Mabiintsh ma-Kyeen (*). E’ l’ultima effige di un re Kuba che dopo ottant’anni è disponibile in occidente.
Le informazioni che seguono sono riprese dall'opera di Cornet pubblicata nel 1982. Egli descrive ed illustra nel dettaglio la storia e le sculture Ndop di 12 sovrani, inclusa l’ultima, che rappresenta la statua del re Kuba Mbopey Mabiintsh ma-Kyeen (1939-1969). Le antiche statue dei sovrani, dopo la loro morte, erano scolpite da scultori professionisti. Queste opere postume erano tenute in grande considerazione dalle donne dell’harem e dai discendenti diretti anche per il loro valore simbolico da tramandare ai posteri. Tuttavia la sequenza di sculture dei ritratti si interruppe per svariati motivi. Molte delle antiche statue si erano disperse nelle collezioni e musei del mondo. Già dalla prima metà del XX° secolo non erano state più scolpite dagli scultori di corte. Questa mancanza fu interrotta dal re Mbopey Mabiintsh ma-Kyeen anche perché al suo insediamento egli non aveva individuato uno scultore capace o desideroso di realizzare il suo ritratto (Ndop) dopo la sua morte. Decise quindi di eseguire con le proprie mani la statua che lo rappresentasse. Essendo infatti un personaggio di grande valore e lucidità, si rammaricava della precarietà del suo regno al cospetto di tutte le evoluzioni del mondo moderno. Con questa iniziativa voleva mantenere la tradizione storica e gli elementi distintivi del proprio regno. Decise quindi di scolpire il suo autoritratto.La data di ingresso in Europa della scultura autoritratto del re (lotto 16) è il 1940, cioè un anno dopo dal suo insediamento, per questo è verosimile ipotizzare che il re in quel periodo abbia scolpito almeno due opere, una delle quali è entrata nel Musées Nationaux du Zaire.
Entrambe le opere riprendono tutti i dettagli della tradizione che caratterizzano i ritratti Ndop: pettinatura piatta con decoro a conchiglie nel bordo superiore e, in quello inferiore, con motivo a linee incrociate; linea dei capelli in evidenza, decoro a goccia sulla nuca, forma rotonda delle orecchie, curva delle sopracciglia, scarificazioni delle tempie, fascia pettorale a tre linee di Cypree, coprinatiche decorato, base rettangolare a disegno intrecciato. Il re indossa due anelli da spalla, due anelli d’avambraccio, quattro bracciali ai polsi. Nella mano sinistra tiene il gallo (coq), un animale che allude alla vigilanza, cioè un simbolo che identifica la dinastia di ogni sovrano.