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La coppia di rilievi, incorniciati in un insieme che pare del tutto omogeneo, sono riproduzioni di due celeberrimi esempi di rilievo rinascimentale fiorentino, presi entrambi dalla cantoria di Luca della Robbia, commissionatagli nel 1431 per la cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze.
Quello di sinistra riproduce la prima formella di destra (la prima in ordine di lettura) nella parte alta della cantoria. In esso dei musici laureati stanno suonando lunghe trombe mentre sotto di loro dei bambini stanno ballando. Questa scena inaugura il salmo 150 che era stato scelto per la cantoria e che infatti è inciso sulla sua cornice: “Lobate Dio al suono della tromba, , lodatelo con arpe e cetre, lodatelo con tamburi e danze, lodatelo con liuti e flauti, lodatelo con cembali sonori, lodatelo con cembali squillanti”.
Il secondo rilievo di terracotta, quello di destra, riporta l’ultima formella nella parte bassa della cantoria, che in ordine nei lettura è l’ultimo. In essa i putti suonano mentre danzano.
I nostri rilievi sono dunque da considerarsi una citazione iniziale e finale di quel capolavoro rinascimentale che tanta fortuna ha avuto nella storia dell’arte.