Il busto, ispirato alla ritrattistica celebrativa romana di tipo eroico, cinto da un drappo tunica fermato da una cinghia sottile sulla spalla, il volto e lo sguardo leggermente rivolti verso l'alto.La cifra stilistica dell'elaborato panneggio, reso nella parte inferiore con linee parallele evocanti l'antico, accomuna diversi scultori attivi in Veneto del tardo Seicento e del primo Settecento.La resa dell'abbondante capigliatura, che rimanda alle acconciature d'epoca fine regno Luigi XIV-Reggenza, lo collocano tra la fine del XVII ed il primo decennio del XVIII secolo.Il gusto barocco coniugato con un incipiente classicismo, che segn di fatto la fortuna degli scultori veneti anche a livello internazionale, grazie alle commissioni per la corte inglese e russa durante il 1700, perfettamente reso nell'opera.In particolare per quanto riguarda il trattamento della capigliatura e dei panneggi, trova affiniti con la produzione destinata alla committenza privata degli scultori veneti vicini all'ambito di Juste (Gusto) Le Court (Ypres 1627-Venezia 1679) nella cui bottega si formarono e lavorarono artisti quali Orazio Marinali e Heinrich Meyring, italianizzato in Enrico Merengo.
ASTA 294 - ARREDI, DIPINTI ANTICHI E DEL XIX SECOLO DA UNA DIMORA LOMBARDA E ALTRE COMMITTENZE
mar 7 LUGLIO - mer 8 LUGLIO 2020