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COLLEZIONE DICHIARATA DI ECCEZIONALE INTERESSE ARCHEOLOGICO  - Asta Archeologia - Associazione Nazionale - Case d'Asta italiane
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COLLEZIONE DICHIARATA DI ECCEZIONALE INTERESSE ARCHEOLOGICO

 COLLEZIONE DICHIARATA DI ECCEZIONALE INTERESSE ARCHEOLOGICO

a) TESTA DI AFRODITE
MONDO ROMANO, I-II SECOLO d.C.

Testa a grandezza naturale in marmo bianco a grandi cristalli. La dea è raffigurata assorta, con ampia fronte, gli occhi rivolti verso il basso e fortemente chiaroscurati. Un fine modellato muove gli zigomi e le labbra carnose schiuse. H. 18 cm.

Provenienza
Christie’s 29-30 ottobre 1996, lotto 622 Mauerbach, oggetti depredati dai nazisti posto in vendita per
le vittime dell’Olocausto

b) URNETTA CINERARIA
CHIUSI, METÀ II SECOLO d.C.

Urnetta quadrangolare decorata sulla fronte con scena dell’eroe che combatte con l’aratro (Echetlo), in atto di abbattere un guerriero inginocchiato che si ripara con uno scudo rotondo. Ai lati due armati che si dirigono verso la figura centrale. Dim. 39,5x20,4x22 cm

c) URNETTA CINERARIA
CHIUSI, SECONDA METÀ II SECOLO a.C.

Urnetta quadrangolare decorata sulla cassa con la scena di combattimento fra i due fratelli Eteocle e Polinice, per la supremazia su Tebe. Il momento raffigurato è quello dell’uccisione vicendevole.
Eteocle, a sinistra, sembra uscire vittorioso dal combattimento e affonda con la destra la propria spada nella gola del fratello Polinice, afferrando con la sinistra il bordo dello scudo con cui l’altro si copre. Questi, caduto sulle ginocchia, ha perso il suo elmo che è rotolato a terra fra le gambe del fratello, ma riesce egualmente ad affondare la propria spada nel ventre di Eteocle. Ai lati due demoni femminili alati con corto chitone. Entrambe le figure calzano stivali e tengono faci accese, stendendo ciascuna un braccio verso i guerrieri moribondi che stanno per accompagnare nell’aldilà. 43,5x21x26 cm.

d) COPERCHIO DI URNA NON FINITO
VOLTERRA, II – I SECOLO a.C.

Coperchio di urna cineraria volterrana in alabastro, raffigurante il defunto come banchettante, sdraiato a sinistra su una kline, appoggiato sul gomito sinistro ad un cuscino, a torso nudo con corona floreale fra i capelli, nell’atto di sorreggere una patera nella mano destra. 50x23x30 cm.
Questo coperchio è una delle rarissime testimonianze di coperchi la cui lavorazione è stata interrotta prima della politura finale (forse a causa della rottura accidentale di un angolo). Si possono vedere le tracce degli strumenti usati.

e) COPERCHIO DI URNA
VOLTERRA, FINE II – INIZI I SECOLO a.C.

Coperchio di urna cineraria volterrana raffigurante la defunta come banchettante, sdraiata a sinistra su una kline, appoggiata sul gomito sinistro ad un doppio cuscino. La testa è velata e la figura è decorata da una collana a torques e armille ai polsi. La donna indossa un chitone fermato in vita da una cintura e tiene il braccio destro steso lungo il fianco. Non comune è il fatto che la scultura sia scolpita anche sul retro. 73x27x48 cm.

f) SPECCHIO
ETRURIA CENTRO MERIDIONALE, IV SECOLO a.C.

Specchio a disco con manico a verga sagomato. La decorazione, ad incisione, sulla parte non riflettente, è costituita dalla coppia dei Dioscuri Castore e Polluce, figli di Zeus e Leda. I giovani sono nudi e con clamide sulle spalle. Lungh. cm. 25,4; diam. cm. 18.

g) COPERCHIO DI URNETTA
ETRURIA, CHIUSI (?) , SECONDA METÀ II SECOLO a.C.

Coperchio di urnetta raffigurante il defunto sdraiato verso sinistra sul letto, avvolto nel suo himation e con testa affondata in due morbidi cuscini. Si conservano chiare tracce di colore: rosa sui capelli, avorio il volto, bianco il mantello, cuscini e bordo in rosa e giallo.

h) TESTA FEMMINILE
ROMA, II-III SECOLO d.C.

Testa-ritratto di donna con complessa acconciatura di trecce avvolte a cercine intorno alla testa. Nonostante la marcata alterazione delle superficie si vedono i capelli che coprono parte delle orecchie e gli occhi a mandorla. H. 23,8 cm.


Archeologia
mer 18 DICEMBRE 2019
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