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Scultura e Oggetti d'Arte

Sant’Agostino assiso in trono. Legno di quercia. Scultore catalano-pirenaico attivo alla metà del XIV secolo  - Asta Scultura e Oggetti d'Arte - Associazione Nazionale - Case d'Asta italiane
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Sant’Agostino assiso in trono. Legno di quercia. Scultore catalano-pirenaico attivo [..]

 cm 85x42x25
La posa assisa ancora frontale e la resa serrata dei volumi concorrono ad accrescere la solennità del soggetto che richiama l'iconografia di Agostino di Ippona, rappresentato sempre attento allo studio delle sacre scritture, simbolo che infatti è riportato in maniera di rilievo nella scultura.
Un intervento conservativo alla policromia è stato eseguito nel 2008 e ha messo in luce in vari punti della veste una decorazione orizzontale a palmette monocrome che conferisce movimento ed eleganza al personaggio.
Ancora non completamente svincolata dai prototipi romanici, la nostra scultura presenta tuttavia una lettura più aggiornata al naturalismo dell'espressione e alla resa dei dettagli che la fanno ormai pienamente gotica. Il raffinato anello episcopale sull'indice destro, il sottile bavero svasato della casula, la legatura del libro accennata da una placchetta metallica e l'accurata mitria sono esempi di questo.

Per trovare delle corrispondenze morfologiche di può partire dalla semplificazione lineare della fisionomia, che corrisponde al volto della Madonna catalana del museo Frederic Marès di Barcellona (fig. 1), ascrivibile al primo decennio del trecento. Il volto è simile anche a quello del San Giovanni Battista appartenuto all'ex Museo Van Stolk dell’Aia (fig. 2), databile attorno alla metà dello stesso secolo. Altro esempio può essere quello del Santo Papa (fig. 3), anche questo del Museo Marès, con il quale il nostro ha in comune anche molto del trattamento del panneggio.

Tra i vari esempi di scultura iberica assimilabili al nostro, menzioniamo una abbastanza ecclatante corrispondenza della barba, quadripartita sul mento in fluenti boccoli a punta, quasi cotonati, con la struggente scultura in alabastro raffigurante la Testa di Cristo attribuita allo scultore catalano Jaume Cascalls, documentato tra il 1348 ed il 1370) e conservata al Museo Nazionale di Arte Catalana (fig. 4). In essa si perfeziona un taglio caro alla statuaria monumentale nelle cattedrali dei Pirenei orientali nel secondo quarto del XIV secolo.

L’autore della nostra scultura sarà quindi da individuare in uno scultore dei Pirenei orientali, aragonese o più probabilmente originario della catalogna. Per la datazione è ragionevole proporre il finire della prima metà del 1300.

Scultura e Oggetti d'Arte
gio 12 DICEMBRE 2019
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