Firmato e datato 1597 in alto a destra. Provenienza: Collezione privata. Gortius Geldorp è nato a Lovanio nel 1553. Lo storico Karel van Mander (1604) ricorda che il pittore è chiamato ''Geldorp'' dal nome di un villaggio vicino ad Eindhoven, nel Brabante del nord, da cui proveniva la famiglia. Il maestro firma spesso le sue opere con il monogramma ''GG''. Si forma ad Anversa prima presso l'atelier di Frans I Francken e poi di Frans I Poubus, entrambi allievi del noto pittore fiammingo Frans Floris. Verso il 1579 è a Colonia al seguito di Carlo V d'Aragona, duca della corte di Terranova, per il quale è pittore di corte e dove si stabilisce definitivamente. In Germania, grazie alla sua forte personalità e alle sue composizioni libere, surclassa i maestri locali legati ad un modo di dipingere più schematico e meno colorato. Geldorp è noto soprattutto come pittore di ritratti, suoi soggetti prediletti: ne esegue circa una settantina, generalmente dipinti su legno e dall'elegante manierismo influenzato da Hans von Aachen. Dipinge i ritratti dei più importanti borgomastri di Colonia, di donne, bambini e intere famiglie, molti dei quali sono conservati presso il Rijksmuseum di Amsterdam. Raffigura anche santi e figure mitologiche rappresentati, tuttavia, sempre alla maniera dei ritratti. Molti dei suoi dipinti sono stati incisi da Crispin de Passe e da Peter Isselburg.L'opera è dipinta alla maniera di Geldorp su legno ed è passata in una prestigiosa collezione, come dimostra il sigillo di ceralacca rossa al verso. Il pittore dipinge il ritratto di una donna elegantemente vestita con cuffia e gorgiera, secondo la moda d'importazione spagnola del tempo. Sulla tavola è riportata la data del dipinto, il 1597, unitamente al monogramma del Maestro (le due G intrecciate) e all'età della signora, definita con l'iscrizione latina: ''Aetatis 57''. I gioielli, che ornano l'abito e le mani, connotano socialmente la donna come appartenente alla borghesia mercantile.Notevole è la qualità pittorica nella resa dei gioielli, del tessuto dell'abito, delle mani e dei tratti fisionomici della donna, caratteristici di quell'attenzione al dettaglio che connota la tradizione della pittura fiamminga. Il pittore mostra predilezione anche per la resa della psicologia del soggetto rappresentato. Colpiscono, infatti, il portamento fiero e l'espressione dolce e pia, tipici della produzione ritrattistica di Geldorp: si confrontino i numerosi ritratti conservati al Rijksmuseum di Amsterdam, in particolare quello che raffigura Lucretia del Prado, per le analogie stilistiche e iconografiche.