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Giovanni Antonio Sogliani  - Asta DIPINTI ANTICHI - Associazione Nazionale - Case d'Asta italiane
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Giovanni Antonio Sogliani

 Giovanni Antonio Sogliani
(Firenze 1492 – 1544)
VERONICA
olio su tavola, cm 60x43

VERONICA
oil on panel, cm 60x43

Passato in asta nel 2013 con un’attribuzione alla scuola del Sodoma, il dipinto qui offerto è stato riconosciuto come opera di Giovanni Antonio Sogliani in occasione della presentazione all’Ufficio Esportazione di Firenze, che ne ha proposto il vincolo.
Si tratta in effetti di una rara testimonianza della produzione dell’artista fiorentino destinata alla devozione privata eseguita intorno al 1520 quando, dopo la morte di Fra Bartolomeo nel 1517, il Sogliani - “persona onesta e religiosa molto” come lo ricorda il Vasari – fu riconosciuto come il suo erede più autorevole nel campo della pittura sacra. Non a caso, nel 1536 fu scelto dai Domenicani di San Marco per affrescare il loro refettorio, dove raffigurò il tema della Provvidenza domenicana, ovvero il pasto miracolosamente offerto ai frati seduti a mensa sotto l’immagine della Crocefissione con i dolenti affiancata dai protettori dell’Ordine, i santi Antonino e Caterina da Siena.
Attivo per le principali famiglie fiorentine, tra cui gli Albizi e i Serristori, che gli commisero negli anni Venti una serie di pale ora conservate nelle raccolte pubbliche della città, oltre che per numerose confraternite, Giovanni Antonio Sogliani continuò ad operare fin quasi alla metà del secolo come il maggior interprete di quella linea di classicismo devoto impressa da Fra Bartolomeo alla cosiddetta Scuola di san Marco, e di cui il nostro dipinto è un perfetto esemplare. Motivi stilistici e tipologici ne propongono l’accostamento alla pala con Santa Brigida che impone la regola, anch’essa nel museo di San Marco.

Opera dichiarata di interesse culturale particolarmente importante dal Ministero per i Beni Culturali, Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il polo Museale della città di Firenze, decreto del 19 giugno 2014 (N. 251/2014).

The Italian Soprintendenza considers this lot to be a work of national importance and requires it to remain in Italy; it cannot therefore be exported from Italy.



DIPINTI ANTICHI
mar 26 NOVEMBRE 2019
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