Henri Matisse
(Le Cateau-Cambrésis 1869 - Nice 1954)
LE CHRIST EN CROIX, ÉTUDE POUR LA DOUZIÈME STATION DE LE CHEMIN DE CROIX
1948-1951
firmato in basso a sinistra
china su carta
mm 264x203
CHRIST ON THE CROSS, STUDY FOR THE TWELTH STATION OF THE WAY OF THE CROSS
1948-1951
signed lower left
Indian ink on paper
10 3/8 by 7 9/16 in
L’opera è corredata di attestato di libera circolazione.
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Il disegno a china con studio per la dodicesima stazione della Via Crucis si riferisce alle fasi di progettazione decorativa della Cappella del Rosario delle Suore Domenicane di Vence, in Provenza. Matisse si dedicò a questa opera d’arte totale, da lui ritenuta la summa della propria ricerca artistica e il suo capolavoro, tra il 1948 e il 1951, realizzando per questo luogo dedicato al culto, le vetrate, i pannelli ceramici dipinti, gli arredi, le suppellettili e finanche tutti i paramenti sacerdotali. Nella simbologia dell’ambiente sacro, luce e colore per Matisse acquistano un ruolo determinante spartendo in zone distinte lo spazio della cappella: alle vetrate intonate al blu, al verde e al giallo, diaframma di separazione, ma anche tramite di collegamento con la vita esterna, si contrappone il disegno della storia di Cristo, dalla nascita in grembo a Maria all’agonia sulla Croce. Questa storia, umana e divina al tempo stesso, Matisse scelse di affidarla all’esile campitura del segno nero del suo pennello tracciato su pannelli di ceramica bianca. La Crocifissione per la Via Crucis verrà intesa da Matisse come fulcro delle diverse stazioni. Pertanto, dopo aver inizialmente programmato di rappresentare i diversi episodi della Passione secondo la tradizione, come singoli elementi figurativi staccati, optò in un secondo tempo per un unico pannello di ceramica bianca su cui la pittura avrebbe steso il suo mobile ed esile segno nero, raccogliendo tutti gli episodi dell’andata al Calvario in un unico avvolgente insieme compositivo. Il disegno in oggetto non combacia con il tracciato campito sul pannello ceramico della parete con la Via Crucis, ma è piuttosto da intendersi come studio preparatorio, tramite per una messa a fuoco spirituale del tema.
This India-ink drawing is a study for the twelfth station of the Way of the Cross, produced as part of Matisse’s project for the Chapel of the Rosary of the Dominican Sisters in Vence in Provence. Matisse devoted himself to this work of total art, which he felt to be the culmination of his artistic research and his masterpiece, from 1948 to 1951, creating for this place of worship the stained-glass windows, painted ceramic panels, furniture and furnishings and even all the priests’ vestments. In the sacred setting, light and colour take on symbolic but also physically determinant roles, dividing up the space of the chapel into distinct areas. In juxtaposition to the blue, green and yellow windows and their light, a diaphragm separating the space of the chapel from the life of the outside world but also a conduit linking the two, stand the black-and-white drawings of the story of Christ, from His birth from Maria’s womb to His agony on the Cross. Matisse chose to entrust this story, at once human and divine, to the black sign traced by the narrow span of his brush on white ceramic tile panels. Matisse took the Crucifixion as the fulcrum of the fourteen stations of his Way of the Cross. Although he initially planned to represent the various episodes of the Passion in the traditional manner, as separate figurative elements, he later opted for a single white ceramic panel on which he brought together all the episodes of the ascent to Calvary in one enveloping composition in black-line brushstrokes. The present drawing does not match the Crucifixion at the apex of the ceramic panel on the chapel’s wall; it should rather be taken as a preliminary study, a medium for bringing the theme into perfect spiritual focus.