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ÉTAGÈRE CON ALZATA, ANDRÈ COSSA, LOMBARDIA, TERZO QUARTO SECOLO [..]
ÉTAGÈRE CON ALZATA, ANDRÈ COSSA, LOMBARDIA, TERZO QUARTO SECOLO XIX
in ciliegio filettato in legno scurito e intarsiato e pirografato, in acero ed ebano; piano di linea spezzata centrato da intarsio raffigurante bouquet di fiori entro cornice polilobata tra riserve sagomate che inquadrano volatili e draghi tra ramages vegetali, su gambe a lira profilate da volute e intarsiate a racemi vegetali poggianti su pianetto di linea spezzata dietro al quale si apre una vetrina scantonata con apertura a scorrere su fondo specchiato; alzata mistilinea profilata a volute che si portano in alto a formare la piccola cimasa scolpita a palmetta tra due volute e centrata da monogramma entro medaglione circolare, quattro pianetti sagomati sorretti da aquile ad ali spiegate scolpite a tutto tondo, cm 178x154x55
A LOMBARD ÉTAGÈRE WITH HIGH TOP, ANDRÈ COSSA, THIRD QUARTED 19TH CENTURY
Bibliografia di confronto
Il mobile italiano del secondo Ottocento: storicismo e movimento estetico, catalogo asta Finarte, Milano, 8 novembre 1986, lotti 43-44;
E. Colle, Il mobile dell'Ottocento in Italia. Arredi e decorazioni d'interni dal 1815 al 1900, Milano 2007, p. 202
La struttura e l’impianto decorativo di questa particolare étagère trovano stringenti confronti con due poltrone e quattro sedie di Andrè Cossa presentate da Finarte nel novembre 1986; a collegare le opere di Cossa al mobile qui proposto sono in particolare l’identica forma della cimasa, con la conchiglia sorretta da due volute inquadrata ai lati da due ulteriori volute fogliacee, unitamente alla foggia in tutto simile delle gambe a lira stilizzata e della pendaglina, di forma diritta interrotta da un elemento circolare al centro. Anche la scelta decorativa, con motivi vegetali intarsiati e pirografati entro riserve geometriche, trova puntuali confronti. Nella sua pubblicazione sul mobile dell’Ottocento in Italia, Enrico Colle inserisce questa tipologia di arredo nel clima di revival barocco vissuto nel terzo quarto del secolo XIX in Lombardia, unitamente ai revival gotico, rinascimentale ed egiziano. In particolare fu l’ornatista Alessandro Sidoli a creare, nel suo repertorio “L’artista italiano” divenuto una vera e propria fonte di ispirazione per molti intagliatori lombardi, una particolare interpretazione del Barocco, declinato in molteplici combinazioni per soddisfare le “culte fantasie” del suo pubblico “colla poetica evocazione del passato”.