PIATTO, MONTELUPO, 1520 CIRCA
in maiolica dipinta a policromia con colori blu, arancio e verde. Sul retro etichetta circolare con dicitura a stampa WILLIAM RIDOUT COLLECTION e in inchiostro corsivo T(?) 27. Il piatto ha un cavetto poco profondo, larga tesa orizzontale e poggia su un piede ad anello appena rilevato. La superficie è interamente ricoperta da ingobbio e smalto bianco, che prosegue fin sotto il piede. Il fronte è decorato sulla tesa da un motivo “a nastro”, mentre il centro del cavetto, separato nella balza da una linea rosso brillante, ospita un motivo vegetale stilizzato dipinto in blu. Il retro non è decorato, ma coperto da un ingobbio poco fine con tracce di colatura di smalto, piuttosto friabile. Il motivo a nastro ebbe sviluppo quasi parallelamente a quelli a “occhio di penna di pavone” e “alla palmetta persiana” nella prima fase del rinascimento. Il nastro è caratterizzato da due linee spezzate che si intersecano lungo la tesa, decorate con campiture blu e tratti, mentre lo spazio restante è qui variamente riempito con fioretti lobati e cerchietti. Dagli scavi di Montelupo è stato possibile ricostruire una lunga evoluzione del decoro e dell’uso dei colori. Il motivo qui raffigurato trova riscontro in molti esemplari pubblicati, distinguendosi per l’uso del rosso che denuncia una datazione già cinquecentesca, confermata anche dalla rapidità dell’esecuzione, che ne fa perdere vigore; alt. cm 2,5, diam. cm 19,82, diam. piede cm 10
A PLATE, MONTELUPO, CIRCA 1520
Bibliografia di confronto
G. Vannini, La maiolica di Montelupo. Scavo di uno scarto di fornace, Montelupo Fiorentino 1977, tav. XXVI;
F. Berti (a cura di), Il Museo della ceramica di Montelupo, Firenze 2008, pp. 274-277 n. 24
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gio 30 MAGGIO - ven 31 MAGGIO 2019