Olio su tela mistilinea, cm. 184,5x207,5
Come nell'altro dipinto pendant (lotto 477), Soggetto epico, il pittore dispiega tutta la sua vena tiepolesca, in un genere però arcadico-galante diverso dalla pittura sacra dei grandi affreschi nelle chiese e nei palazzi veneziani. Qui il soggetto galante di ispirazione letteraria viene svolto secondo un raffinato erotismo che denota forse una conoscenza della pittura francese del tempo.
Bibliografia di riferimento
Rodolfo Pallucchini, La pittura veneziana del Settecento, Istituto Giorgio Cini, Venezia, 1960, pp. 170, 191, 230, 235;
Egidio Martini, La pittura del Settecento veneto, Istituto per l'Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia, 1982, p. 113, nn. 923, 924, 925, 926, 927, 928.
ARREDI E DIPINTI ANTICHI PROVENIENTI DAL PALAZZO BRESCIANO DELLA FAMIGLIA PEDERZANI BONICELLI, DA UNA RESIDENZA EMILIANA E DA COMMITTENZE PRIVATE
gio 25 OTTOBRE - ven 26 OTTOBRE 2018