Giuseppe Maria Mazza (Bologna, 1653 – 1741) ALLEGORIA DELLA CITTÀ DI BOLOGNA scultura in terracotta, cm 48x57x27
L’Allegoria di Bologna raffigurata in questo monumentale bozzetto in veste di Minerva, adagiata su un leone e appoggiata a uno scudo mentre regge uno stendardo in diagonale, trova un convincente confronto sia iconografico che stilistico con il grande bassorilievo in terracotta della Beata Vergine di San Luca con i santi protettori di Bologna, eseguito da Giuseppe Maria Mazza e conservato nella Collezione d’Arte e di Storia della Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna, dove nella parte bassa si trova la medesima figura allegorica. Analogo è il modellato compendiario delle mani e quel peculiare modo di segnare geometricamente con la stecca i seni della figura. Formatosi nell’atelier del pittore Domenico Maria Canuti, tra il settimo e l’ottavo decennio del Seicento, Mazza frequentò poi l’accademia del nudo di Carlo Cignani: la sua cultura figurativa si colloca pertanto nella tradizione del classicismo pittorico bolognese all’interno della quale bene si inserisce anche la nostra terracotta.