Scultura in terracotta, cm. 58 h.
Geniale autodidatta, esordì a soli undici anni come disegnatore di litografie e a quindici cominciò a disegnare come illustratore per la rivista Journal pour rire. Attivo come disegnatore, pittore, incisore e scultore, Doré, il più visionario tra gli artisti del suo tempo, è universalmente riconosciuto come il più grande illustratore dell'Ottocento. Le sue illustrazioni per testi basilari della letteratura, il Gargantua di Rabelais, 1854, i Contes drólatiques di Balzac, 1856, il Don Chisciotte di Cervantes, 1862, le Fables di Perrault, 1862, la Divina Commedia, che occupò dal 1861 al 1868 il suo genio creativo nella realizzazione più famosa delle immagini del poema dantesco, e ancora l'Orlando furioso, 1879, dell'Ariosto, costituiscono nell'insieme il monumento più importante dell'illustrazione nella imagerie umana.
L'influsso della sua opera grafica si è esteso a tutte le arti visive del Novecento e in modo particolare al cinema e alla letteratura.
Negli esiti stilistici ha anticipato non solo il Simbolismo, ma anche il Surrealismo; Doré fu anche scultore di certo rilievo del tardo Romanticismo, e realizzò diversi bronzi anche per le arti plastiche applicate, come il monumentale vaso alto m. 2,90, Le Poéme de la Vigne, 1877-78, The Fine Arts Museum of San Francisco, Le miroir, bronzo dorato, Museé de l'Ain, Bourg-en-Bresse, Le temps fauchant les amours, pendolo, Museé des Arts Décoratifs, Parigi, e sculture di carattere simbolista quali L'Effroi, 1879, La Pyramide humaine o Les Acrobates, 1880-83, Ringling Museum of Art, Sarasota, Saute-mouton, 1880, infine il gruppo di figure bronzee del Monument à Alexandre Dumas, in boulevard Malesherbes, Parigi.
La terracotta La Parque et l'Amour, 1877, esposta al Salon di quell'anno, rappresenta il culmine della sua fantasia romantica. La terracotta che raffigura un languido Eros adolescente che si appoggia quasi affettuosamente con la testa reclinata al petto della Parca, raffigurata come una vecchia dama ammantata con il volto severo a significare l'ineluttabilità della morte, appare come una delle più espressive invenzioni romantiche.
La scultura, insieme ad altre terrecotte quali La Gloire, 1878, Museé des Beaux-Arts de Maubeuge, e l'Amour triomphant de la Mort, Museum of Art, Rhode Island School of Design, Providence, rende in modo esemplare il carattere della scultura romantico-simbolista.
Di La Parque et l'Amour esistono pochi esemplari in terracotta come il nostro: una terracotta intatta è quella del Museé d'Art Moderne di Strasburgo.
Marco Fagioli
Bibliografia
Gustave Doré, prefazione di Maurice Reims, studio di Annie Renonciat, ACR Edition, Parigi, 1983, p. 268 (illustrato esemplare del Museé d'Art Moderne di Strasburgo).