Scultura in legno di tiglio policromo, cm. 41,5x26,5
Secondo Massimo De Grassi, questo crocifisso è stilisticamente avvicinabile, pur nella difformità del medium plastico alle opere in pietra realizzate dallo scultore durante il periodo fiorentino, tra il 1676-1690 e il 1697-1698, per la facciata della Chiesa dei Santi Michele e Gaetano.
De Grassi indica a raffronto il crocifisso ligneo intagliato e dipinto della Chiesa di Santa Elisabetta delle Convertite a Firenze.
Bibliografia
Massimo de Grassi, Un crocifisso inedito di Balthasar Permoser, in Zbornik za umetnostno zgodovino, n. XLIX, Lubiana, 2013, pp. 95-108.