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(Medicina – Astrologia) CAMPANELLA, Tommaso. Medicinalium, juxta propria principia, [..]
(Medicina – Astrologia) CAMPANELLA, Tommaso. Medicinalium, juxta propria principia, libri septem. Opus non solum medicis, sed omnibus naturæ et priuatæ valetudinis studiosis utilissimum. Lugduni, ex officina Ioannis Pillehotte, sumptibus Ioannis Caffin, & Francisci Plaignard, 1635.
In 4to (235 x 174 mm). [xxviii] 690 [2] pp. Frontespizio stampato in rosso e nero con marca xilografica, iniziali e fregi xilografici. Mezza pergamena moderna. L’inchiostro di antiche note di possesso ha causato fori alle parti bianche del frontespizio ed un foro al margine interno delle due carte successive (nessuna perdita); galleria di tarlo al margine superiore dei fascicoli Vv-BBb e FFFf-IIIi (senza perdite di testo, ma talora sfiorano qualche lettera); carte uniformemente ingiallite ed un paio di fascicoli bruniti come d’uso.
RARA PRIMA EDIZIONE DELL’UNICA OPERA MEDICA SCRITTA DA CAMPANELLA. Il saggio, edito dall’occultista Jacques Gaffarel, comprende sette libri che affrontano gli argomenti più svariati. Si tratta di una vera e propria enciclopedia del sapere medico dell’epoca. Di particolare interesse i capitoli dedicati all’influsso di pianeti (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Giove, Saturno), comete ed eclissi sulla salute umana. “Opera (la sola) di medicina del filosofo Campanella, che non poteva rinunziare a dedicare un po’ di pagine e di attenzione (così da pagina 241 a pagina 282) alla disciplina astrologica, peraltro non fuor di luogo o di tema, perché nei secoli XV-XVII in particolare la quaestio relativa alla necessità - o meno - di approfondite nozioni astronomico astrologiche in capo ai medici era oggetto di accesi dibattiti. I medici-astrologi erano noti con l’appellativo di iatromatematici. Come ho già altrove rilevato, la Iatromathematica è la scienza che si fonda su un testo che sarebbe stato opera di Petosiride (150 a.c.), secondo il quale la malattia sarebbe la riproduzione di un conflitto tra astri: quello che presiede la parte del corpo malata (in regime di Sympathia) riceve aspetti negativi da un Pianeta malefico (Marte o Saturno) e, per l’effetto, si indebolisce, lasciando indifesa (e facendo dunque ammalare) la parte del corpo controllata simpateticamente. La cura era costituita dal reperimento di piante o animali legati per Sympathia con l’astro sotto attacco, onde accumulare energia positiva e ricostituire le difese del malato (o, per meglio dire, dell’astro). Proprio di questo scrive Campanella, quando sottolinea l’esistenza d’una sympathia o di una antipathia tra le cose (inter se), tra esse e gli astri (sed etiam cum stellis) e ancora di più tra questi e le parti del corpo umano (effectus stellarum apud nos conformis est magis huic, quam illi rei). A questi concetti di fondo segue poi nel testo l’attribuzione analitica delle singole ‘cose’ (pietre, odori, sapori, malattie, punti deboli e punti forti delle persone, metalli, piante, etc.) ai singoli sette Pianeti.” (Cantamessa, Biblioastrology.com, 1363 bis).