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LIBRI, MANOSCRITTI E AUTOGRAFI

(Geografia – Illustrati 500) ORTELIUS, Abraham. Theatrum orbis terrarum Opus nunc denuò ab ipso Auctore recognitum, multisque locis castigatum, & quamplurimis novis tabulis atquè Commentarijs auctum. (Antverpiae, Auctoris aere & cura impressum, absolutumque apud Christophorum Plantinum, 1579).  - Asta LIBRI, MANOSCRITTI E AUTOGRAFI - Associazione Nazionale - Case d'Asta italiane
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(Geografia – Illustrati 500) ORTELIUS, Abraham. Theatrum orbis terrarum Opus [..]

 (Geografia – Illustrati 500) ORTELIUS, Abraham. Theatrum orbis terrarum Opus nunc denuò ab ipso Auctore recognitum, multisque locis castigatum, & quamplurimis novis tabulis atquè Commentarijs auctum. (Antverpiae, Auctoris aere & cura impressum, absolutumque apud Christophorum Plantinum, 1579).
[Con]
Nomenclator Ptolemaicus; omnia locorum vocabula quae tota Ptolemaei Geographia occurrunt, continens: ad fidem Graeci codicis purgatus; & in ordinem non minus utilem quàm elegantem digestus. Antverpiae, Abrahamo Ortelio Cosmographo Regio, excudebat Christophorus Plantinus, 1597.
In folio in 2 parti (435 x 298 mm). [10] carte con frontespizio architettonico allegorico e ritratto di Ortelius alla carta B4v, entrambi incisi e colorati a mano, seguite da 93 tavole calcografiche a doppia pagina, tutte colorate a mano, e da 77 [11] pp., di cui l’ultima bianca. Collazionato completo secondo il registro in fine: A6, B4, 93 tavole a doppia pagina, A-F6, G8. Iniziali e fregi xilografici. Marca tipografica di Plantin colorata a mano al frontespizio del Nomenclator. Piena pelle coeva decorata a secco (tracce dell’oro originale), grande mandorla polilobata contenente il titolo “THEATRUM ORBIS TERRARUM” circondato da intreccio di nastri e piccole decorazioni floreali al centro del piatto anteriore entro cornice romboidale e serie di cornici rettangolari con cantonali che riprendono l’ornamentazione della mandorla centrale; stessa decorazione al piatto posteriore, ma senza il titolo al centro; dorso a 5 nervi; tagli spruzzati di rosso; resti di lacci in seta verde. Legatura sciupata e con mancanze, frontespizio uniformemente ingiallito e con strappi e piccole lacune lungo i margini, qualche pallida fioritura alle pagine di testo, piccoli restauri antichi in pergamena al margine bianco inferiore di 18 mappe, qualche strappo sempre al margine inferiore bianco di alcune mappe, un paio di strappi al margine interno, qualche mappa un po’ ingiallita, il colore verde ha creato nei secoli un’ombra al retro delle carte sulle quali è stato steso (segno di coloritura antica).

BELLISSIMO ESEMPLARE GENUINO IN LEGATURA COEVA, CON TUTTE LE INCISIONI IN FINE COLORITURA ANTICA, ED ILLUSTRE PROVENIENZA.

Seconda edizione in latino di questo fondamentale atlante, pubblicato per la prima volta nel 1570. L’opera, qui completa di tutte le sue parti, si apre con un bellissimo frontespizio architettonico abitato da figure allegoriche dei continenti, il cui significato è spiegato da Adolf van Meetkercke nelle carte iniziali. Seguono la dedica di Ortelius all’imperatore Carlo V in maiuscole molto grandi, la lettera al lettore, il catalogo degli autori delle tavole geografiche (126 nomi), l’indice alfabetico dei luoghi raffigurati, e vari poemi dedicatori. La parte delle carte geografiche si apre con la mappa del mondo allora conosciuto, immediatamente seguita dalle mappe di Europa, Asia, Africa, Americhe. Ogni carta è introdotta da una parte testuale. Sono presenti in fine: il Parergon Theatri, che raccoglie una mappa delle peregrinazioni di San Paolo, una dell’Impero Romano, e una della Grecia antica; il Nomenclatur Ptolemaicus, ed il De Mona Druidum Insula di Humphrey Llwyd. Il Theatrum Orbis Terrarum è considerato il primo vero atlante moderno. Ortelius lo revisionò con regolarità, espandendo l’atlante e ripubblicandolo in diversi formati fino alla sua morte avvenuta nel 1598.

La presente copia, tramandata per secoli di generazione in generazione, proviene dalla collezione dei conti Parisani di Tolentino (MC), nobile famiglia antica ed importante. Il primo documento relativo ai Parisani di Tolentino risale al 1303. La loro storia è strettamente collegata a quella del Comune, vanta numerosi personaggi di rilievo, ed è legata a vicende napoleoniche (cfr. Edmondo Casadidio, La famiglia Parisani: saggio di genealogia e di demografia storica, pp. 43-69 in “Quaderni del Bicentenario”, 1995, n. 1).


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mer 14 FEBBRAIO 2018
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