Giovanni Antonio Pellegrini
(Venezia, 1675 –1741)
MORTE DI SAN FRANCESCO SAVERIO
olio su tela, cm 38,5x35,5
Provenienza
Collezione privata veneta; Firenze, collezione privata.
Bibliografia
E. Martini, La pittura veneziana del Settecento, Venezia, 1964, tav. 32; G. Knox, Antonio Pellegrini 1675-1741, Oxford 1995, p. 262, scheda P. 463.
Reso noto da Egidio Martini nel 1964 (Martini 1964) e in seguito inserito nella lista dei dipinti ritenuti autografi nella più recente monografia dedicata al pittore (Knox 1995), il bozzetto raffigurante la Morte di San Francesco Saverio trova una collocazione nel primo periodo della carriera indipendente del Pellegrini a Venezia, tra il 1696 e i primi anni del Settecento, durante i quali porta a compimento cicli di affreschi in villa e alcune commissioni religiose. Le veloci e mosse pennellate contraddistinte da una luminosità chiara e dolce risentono, oltre che dell’ambiente artistico veneto di fine Seicento, anche di un suo brevissimo soggiorno a Roma, intorno al 1700, dove poté confrontarsi con le opere di Baciccio.
Non essendo nota l’opera per la quale il bozzetto fu preparatorio, risulta difficile una precisa datazione ma il vivace impianto narrativo messo in scena nonostante la tragicità dell’episodio rappresentato, dimostra l’ormai acquisita maestria nel dominare uno spazio decorativo senza però quella dissoluzione delle forme, con risultati stilistici pienamente rococò, a cui arriverà nel prosieguo della sua carriera presso i principali centri europei (cfr. Antonio Pellegrini. Il maestro veneto del Rococò alle corti d’Europa, a cura di A. Bettagno, Venezia1998).