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OSTENSORIO A SOLE, PERUGIA, 1677 CIRCA, ARGENTIERE ANTONIO GIOVANNI VINCENTI
OSTENSORIO A SOLE, PERUGIA, 1677 CIRCA, ARGENTIERE ANTONIO GIOVANNI VINCENTI
base circolare lievemente gradinata e decorata da due cornici di festoni rispettivamente d'acanto e di fiori con nastri, fusto con nodo centrale piriforme ornato da foglie cesellate e altro nodo di forma a balaustro. La mostra è in argento e argento dorato con cornice a raggera e croce nella parte superiore. Il fronte della teca ha il volto di un cherubino in rilievo che decora il punto di raccordo fra la teca e il fusto, alt. cm 44,5.
Reca alla base l'iscrizione Sactis smi Sacramenti terre montis S. Joanis in Sabinis A.D. 1677
Questa iscrizione fa supporre che il bene fosse parte di un corredo liturgico realizzato per la diocesi di San Giovanni in Sabina.
Un esemplare di ostensorio barocco in cui si possono riconoscere tratti similari a quello oggi proposto è l'opera conservata al Museo Nazionale del Bargello di Firenze proveniente dalla Collezione Giaquili Ferrini.
Bibliografia di confronto:
C. G. Bulgari, Argentari gemmari e orafi d'Italia, parte prima volume II, Roma, 1980, p. 536, n. 1081
M. Collatera-A. Capitanio, Oreficeria Sacra Italiana, Firenze, 1990, n. 86, p. 279-280