SIENA REPUBBLICA (1404 – 1555), GROSSETTO DA 4 SOLDI (Delibera del 14 novembre 1470)
Ag gr. 1,36 D/ + • SENA • VETVS • CIVTAS • VIRGINIS • lettera S fogliata tra nove centine accantonate agli angoli da globetti R/ lettera A inscritta in uno scudo a goccia • ALFA • ET • O • PRINCIPIV • 7 • FINIS Croce fogliata in cornice di otto centine come al D/. MIR 528 Toderi 33.
Rarissimo BB+ ossidazioni nel campo della moneta
Il cronista Allegretto Allegretti in merito all’emissione di questa moneta annotava “&
8230;il dì XI aprile 1471 si cominciò a spendere una moneta di quattro soldi d’argento e chiamansi grossetto; battella el bancho d’Andrea Capacci e comp. banchieri”. Come segno distintivo delle sue emissioni Andrea Capacci, in carica come zecchiere nei periodi 1471-1480 e 1485-1487, scelse la lettera iniziale del suo nome sormontata o meno da una piccola crocetta, come ci testimoniano anche le fonti scritte: “una piccola A a capo la crocie rincontra al segnio del camarlengo”. Ulteriori informazioni del Capacci le riporta Toderi a p. 321: “&
8230;l’8 luglio 1480 era stato arrestato e confinato insieme al fratello Salimbene, ma nel 1485 potè tornare a Siena e venne reintegrato nell’appalto della zecca; poco dopo il Capacci moriva e la zecca fu condotta dagli Eredi di Andrea Capacci e soci fino al 2 giugno 1487”. La causa dell’arresto non è chiara ma Catoni, citando gli studi inediti di Antonio Del Mancino sulla zecca senese (cfr. Toderi et alii, p. 410), riferisce essere un episodio conseguente “dei soliti torbidi interni tra le varie fazioni senesi allora alimentati anche dal duca Alfonso di Calabria, che spadroneggiava nella città dopo la vittoria sui fiorentini a Poggio Imperiale (8 settembre 1479)”.