Olio su cartone, cm. 43,2x27
Hayez non sembra aver dipinto molti nudi maschili. Dall'acerbo Atleta nudo con ramo di palma nella mano destra dell'Accademia di San Luca, Roma, monumentale, eseguito per la medesima Accademia nel 1813, in cui la firma è apocrifa e che risente ancora di una cultura figurativa molto neoclassica, gli studi di nudi maschili, a differenza di quelli femminili come il Nudo di donna stante, Brera, 1859, appaiono solo in dipinti storici e classici, come il Cupido, 1817-19, Milano, Brera, l'Aiace d'Oileo che vuol salvarsi dal naufragio a dispetto degli Dei, Milano, 1822, e il Filottete ferito, Milano, 1820.Il nostro dipinto, che in parte potrebbe ricordare nella postura da esibizione la Venere che scherza con due colombi, 1830, Trento, Museo, caratterizzato da un forte naturalismo lontano ormai dallo stile neoclassico, potrebbe essere ascrivibile solo alla seconda metà del secolo avanti la morte del pittore.Bibliografia di riferimento
L'opera completa di Hayez, a cura di Carlo Castellaneta e Sergio Coradeschi, Rizzoli, Milano, 1971.