Olio su tela, cm. 75x113 Già attribuita a Alessandro Varotari detto il Padovanino (1588-1648) da Giuliano Briganti, che la assegnava al periodo giovanile dell'artista, influenzato dalla maniera di Tiziano, l'opera è stata più recentemente assegnata a Antonio Bellucci. Lettera di Giuliano Briganti, Roma, 27 aprile 1976, in cui l'opera viene attribuita a Alessandro Varotari detto il Padovanino.