Francesco Rustici, detto il Rustichino
(Siena, 1592 – 1626)
MARIA MADDALENA ASSISTITA DA TRE ANGELI
olio su tela, cm 91x77
Provenienza
Arredi del Palazzo Cenami-Spada e di altre Nobili Famiglie lucchesi (Lucca, Galleria Vangelisti, 1970).
Esposizioni
"Il buon secolo della pittura senese. Dalla maniera moderna al lume caravaggesco.
Montepulciano, San Quirico d'Orcia, Pienza, 18 marzo-30 giugno 2017"
Bibliografia
A. Bagnoli, in L'Arte a Siena, 1980, p. 189, fig. 28
Francesco Rustici detto il Rustichino, caravaggesco gentile, Pienza, Conservazione San Carlo Borromeo, catalogo della mostra Il buon secolo della pittura senese. Dalla maniera moderna al lume caravaggesco. Montepulciano, San Quirico d'Orcia, Pienza, Ospedaletto-Pisa, 2017, pp. 309-310, scheda 25 di Marco Ciampolini
Il dipinto è stato recentemente esposto nella mostra Il buon secolo della pittura senese. Dalla maniera moderna al lume caravaggesco, 18 marzo-30 giugno 2017, nella sezione dedicata a Francesco Rustici detto il Rustichino.
La presenza nella chiesa di San Carlo Borromeo di Pienza, di una splendida, ma poco conosciuta, pala di Francesco Rustici raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Carlo Borromeo, Francesco, Chiara, Caterina da Siena e Giovanni Battista, ha permesso di costruire attorno a quest’opera un’interessante esposizione monografica riguardante l’attività del Rustichino, pittore di grande abilità ma poco conosciuto al grande pubblico.
Rustichino morì poco più che trentenne lasciando purtroppo un catalogo molto ridotto di opere; nonostante tutto però è da considerarsi come uno dei maggiori esponenti del naturalismo caravaggesco a Siena. La mostra è stata un'occasione per riunire, in un’unica sede e per la prima volta, un bel nucleo di opere di questo raro ma eccellente artista.
Marco Ciampolini ricostruisce la storia attributiva del nostro lotto nella scheda del catalogo della mostra indicandone la precedente attribuzione a Rutilio Manetti nella vendita degli Arredi del Palazzo Cenami-Spada e di altre Nobili Famiglie lucchesi (Lucca, Galleria Vangelisti, 1970).
Fu Alessandro Bagnoli nel 1978, in occasione del lavoro di revisione delle opere di Manetti, a rettificare l'attribuzione e a pubblicare nel 1980 la Maddalena con il giusto riferimento al Rustici avvicinandola a dipinti come la Decapitazione del Battista del Duomo di Siena (1616), o al Processo di Sant'Ansano nella chiesa di Sant'Ansano in Castelvecchio a Siena (1617).
Ovviamente i riferimenti a Rutilio Manetti non mancano al quadro qui offerto; infatti come sottolinea Cimpolini: "l'impianto compositivo, come la mimica appassionata delle figure, o ancora l'illuminazione notturna, lunare, che evoca riverberi metallici in figure e oggetti, ricordano opere del Manetti (...). Tuttavia, la materia densa e colorata che accende la verità delle figure e scioglie la fermezza del disegno in un intenso dialogo pittorico, è elemento di novità che compendia, in una delicata naturalezza, forme e colori".
In questo dipinto, molto importante per il percorso del pittore, si iniziano a delineare le soluzioni che saranno poi tipiche del Rustichino come "l'uso di figure angeliche di profilo che consolano i Santi o assistono alle scene sacre" qui dolcemente esemplificate dai tre giovani angeli che confortano una Maddalena trasverberata nell'estasi.