(Surrealismo – Fotografia) RAY, Man. Man Ray. Photographs 1920-1934 Paris. With a portrait by Picasso. Texts by André Breton, Paul Eluard, Rrose Sélavy, Tristan Tzara. Preface by Man Ray. Second edition. Harford Connecticut-New York: James Thrall Soby-Random House, (Paris, Cahiers d’Art) [1934].
In folio (310 x 240 mm). [vi] 104 [2] pp. + [8] interfoliate alle 104 fotoincisioni in bianco e nero, suddivise in quattro sezioni. Legatura editoriale in cartoncino e spirale, con fotografia a colori al piatto anteriore. Conservato entro elegante scatola in mezzo vitellino con angoli, piatti marmorizzati, titoli in oro al dorso. Qualche difetto alla spirale, trascurabili tracce d’uso, per il resto copia molto buona.
PRIMA EDIZIONE, con la fittizia indicazione di “Second Edition” al frontespizio aggiunta dall’editore alla seconda tiratura per far credere che la prima edizione fosse già esaurita. Si tratta della prima monografia di Man Ray, contenente poesie e saggi dei principali esponenti di Surrealismo e Dadismo, tra cui André Breton, Paul Eluard, Marcel Duchamp (che contribuì con il suo noto pseudonimo “Rrose Selavy”) e Tristan Tzara. Il libro è una galleria di immagini icastiche, tra le più celebri del XX secolo, che includono ritratti di Gertrude Stein, Salvador Dalì, Tristan Tzara, Sinclair Lewis, James Joyce, Paul Eluard, André Breton, André Derain, Georges Braque, Matisse, Picasso, Duchamp, Brancusi, Eisenstein, Le Corbusier, Arnold Schoenberg, George Antheil. “Le foto stampate mirabilmente in elioincisione ripercorrono tutte le tematiche dei suoi primi dodici anni parigini: i nudi femminili, le figure della moda, i ritratti dei protagonisti dell’arte, della letteratura, della musica, oggetti singoli o composizioni di oggetti inconsuete […] e poi le raffinate solarizzazioni applicate ai vari soggetti e da ultimo le rayografie, vicine al ready made dadaista: l’oggetto impressiona direttamente la carta sensibile al semplice contatto sotto l’effetto di dosate illuminazioni e vi lascia un’impronta esatta. Ci sono in questa raccolta molte immagini divenute vere icone della storia fotografica del Novecento.” (Corrado Mingardi, Allô Paris. Il libro d’artista da Manet a Picasso nella collezione Corrado Mingardi, Skira 2008, p. 260). L’opera si apre con una introduzione in cui Man Ray scrive, tra l’altro, “We know that the incapacity of race and class to improve itself is as great as its incapacity to learn from previous errors in history. All progress results from an intense individual desire to improve the immediate present”. Meraviglioso.