Silvestro Lega
(Modigliana (Forli) 1826 - Firenze 1895)
RITRATTO DI RAGAZZA - PENSIERI
olio su tavola, cm 23,5x19
firmato in basso a destra
retro: etichetta della Galleria Martelli, etichetta della Galleria Sacerdoti, etichetta e timbro della Mostra Commemorativa di Silvestro Lega di Modigliana
Provenienza
Galleria Martelli, Firenze
Galleria Sacerdoti, Milano
Collezione Marta Bigiavi, Firenze
Collezione privata
Esposizioni
Silvestro Lega. Omaggio all'artista nel XC dalla morte con un gruppo di dipinti presenti sul territorio ed altre di varie provenienze; mostra commemorativa, Modigliana, 23 novembre 1985 - 8 dicembre 1985, n. 29
Bibliografia
Silvestro Lega. Omaggio all'artista nel XC dalla morte con un gruppo di dipinti presenti sul territorio ed altre di varie provenienze; mostra commemorativa, catalogo della mostra (Modigliana, 23 novembre 1985 - 8 dicembre 1985) a cura di G. Daddi, Oggiono-Lecco 1985, n. 29
G. Matteucci, Lega. L'opera completa, vol. II, Firenze 1987, p. 346, n. 427
Ed è proprio nel ritratto che il nuovo stile del Gabbro si rivela nella sua vigoria espressiva. In quella popolazione femminile egli trovò fin dall'inizio una nuova ragione di ricerca e un'occasione per un'indefinita molteplicità di motivi. Ma, cosa più importante, la sua arte se ne alimentò per rivelarsi in nuove forme, in una nuova schiettezza e precisione stilistica. (...) Trattate con un impeto coloristico che trascura le forme, così le modelle apparivano dei puri pretesti, non dei soggetti più o meno folcloristici. (...) Il profilo femminile diviene un argomento di ricerca che, in una serie di pose e di inquadrature che propongono sempre la stessa formula, riesce ogni volta a rinnovarsi con nuove fisionomie umane, diversi tipi psicologici ed elementi di abbigliamento che via via danno occasione a risultati sempre vari. (...)
Se Lega è riuscito a creare un tipo pienamente definito e significativo, pur riducendosi al solo profilo della testa e del petto, è proprio perché ogni figura è un pretesto in funzione di una ricerca pittorica capace di far convivere il massimo di schiettezza con l'interpretazione più penetrante e intima; al punto che cercherà di focalizzare sempre più l'immagine imprigionandola in modo da concentrare su di essa tutta l'attenzione.
da G. Matteucci, Lega. L'opera completa, vol. I, Firenze 1987, pp. 317-318