Attribuito a Bernardino de' Conti
(Castelseprio 1470-Pavia 1523)
RITRATTO DI GENTILUOMOolio su tavola, cm 108x77,5
al retro della tavola sono presenti le iniziali MF
Il dipinto ad olio su tavola, che ritrae un uomo elegantemente vestito con un giubbone nero bordato da una folta pelliccia, è una significativa testimonianza della ritrattistica lombarda del primo quarto del secolo XVI.L'opera si può accostare ai modi di Bernardino de’ Conti pittore che si formò a Pavia studiando le opere di Vincenzo Foppa e di Leonardo da Vinci; in particolare Bernardino si dedicò alla ritrattistica diventando quasi il pittore ufficiale delle nobili famiglie lombarde; tra le sue opere si ricordano il bellissimo ritratto di Francesco Sforza fanciullo firmato e datato 1496 (Pinacoteca Vaticana) e quelli di Charles d'Amboise (1500, Pinacoteca Civica di Varallo), Sisto della Rovere (1501, già Musei di Berlino) e Catellano Trivulzio (1505, Brooklyn Museum of Art). A Bernardino de’ Conti sono stati attribuiti anche due ritratti su tavola, appartenenti alla stessa serie del nostro, che si identificano come personaggi della famiglia Trivulzio; il primo si trova al Detroit Institute of Arts di Detroit (Gentleman of the Trivulzio family, cm 105,4x72,4) l’altro invece, suo supposto pendant, è passato in asta da Christie’s New York, il 30 gennaio 2013 (Lady from the Trivulzio family, lotto 146, cm 108x76,2). Osservando bene i tre ritratti, confrontando i colori dello sfondo, le iscrizioni, le dimensioni delle tavole e la superficie pittorica, possiamo ipotizzare che sia il nostro dipinto, piuttosto che quello di Detroit, a fare da pendant al ritratto di gentildonna passato da Christie’s nel 2013: sono molti infatti gli aspetti che li accomunano tra cui l’iscrizione alla base delle figure dove, in entrambi i casi, è riportatala scritta “ANO 37” (dove 37 potrebbe essere l’età degli effigiati). L’accostamento dei personaggi agli esponenti della famiglia Trivulzio deriva dai colori araldici presenti nello sfondo, in particolare dell’oro e del verde a fasce verticali che costituivano il loro blasone. Tra i membri della famiglia Trivulzio, che fu una delle grandi casate lombarde documentata già nel 941, si annoverano numerosi uomini d’arme, politici, ed ecclesiastici tra cui il più celebre fu Giangiacomo Trivulzio, detto il Magno (1448 - 1518), che fu maresciallo di Francia. L’importanza raggiunta della famiglia, soprattutto nella seconda metà del Quattrocento, è nota anche per via degli edifici ad essa collegati tra cui la celebre Cappella Trivulzio nella Basilica di San Nazaro in Brolo a Milano dove erano conservate le spoglie di famiglia.